Home Politica scolastica Sciopero nazionale il 27 settembre: ci sono Flc-Cgil e sindacati di base

Sciopero nazionale il 27 settembre: ci sono Flc-Cgil e sindacati di base

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Sullo sciopero del 27 settembre stanno confluendo diverse sigle sindacali.
Dopo le proclamazioni di Cobas, Unicobas e Flc-Cgil sono arrivate quelle dell’USB, del SISA e dell’USI SURF (Scuola Università Ricerca e Formazione).

Il 27 settembre è il giorno scelto dal movimento “Fridays for future” in Italia per partecipare alla mobilitazione mondiale “Climate Action Week”.
“Risulta del tutto evidente – spiegano i Cobas nel comunicato con cui ribadiscono la proclamazione dello sciopero – che il micidiale cambiamento climatico in atto – ma più in generale tutta la tematica ambientale di cui tale mutamento, con le sue drammatiche conseguenze, è un aspetto cruciale – rappresenta una questione fondamentale da affrontare con la massima urgenza”.

“La scuola – sostengono i Cobas – può e deve svolgere un ruolo fondamentale nell’aumentare la consapevolezza nei confronti di queste problematiche. Dobbiamo dimostrare l’assurdità del mito della crescita continua in un sistema finito, ponendo all’ordine del giorno i grandi temi legati alla lotta per la salvaguardia dell’ambiente quali la messa in discussione delle produzioni industriali, il superamento dei combustibili fossili che sono la principale causa di emissioni di CO2, l’abbandono della perversa logica delle ‘grandi opere’, la lotta al consumismo che porta a produrre montagne di rifiuti e bruciare risorse non rinnovabili, oltre a fomentare la guerra dei penultimi contro gli ultimi nella scala sociale e provocare rabbia, odio e infelicità diffusa nell’impossibilità di stare al passo del consumismo enfatizzato dai mass media e dai poteri economici”.

Concludono i Cobas: “Scenderemo in piazza il 27 settembre e continueremo le lotte anche in seguito, consapevoli che non siano pensabili strategie di salvaguardia ambientale che non prevedano anche la giustizia sociale, che non sia possibile una transizione verso un modello di sviluppo sostenibile senza una profonda trasformazione in senso anticapitalista, dove la difesa dei beni comuni prevalga contro la logica del profitto”.