Attualità

Screening a tappeto per tutti gli studenti che tornano in classe: lo chiedono i dirigenti

Si avvicina il giorno del rientro in classe per migliaia di studenti, tutti entro il 10 gennaio, ma la situazione non sembra delle migliori. A In onda, il programma su La7, proprio sulla questione del rientro in classe sono intervenuti oltre all’ex ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina e il prof. Walter Ricciardi  anche il presidente Anp Roma Mario Rusconi e il presidente Anp Antonello Giannelli.

Rusconi: “Il rientro a scuola dopo le vacanze natalizie si presente piuttosto problematico. Siamo subissati da tantissime telefonate, email, chat di insegnanti, studenti e impiegati che hanno contratto il virus e ci chiedono informazioni precise perché hanno difficoltà a capire cosa dovranno fare. Noi in questo momento pensiamo moltissimo alle famiglie, perché le famiglie sono sconcertate perché nel periodo natalizio c’è sicuramente un aumento dei contagi e gli studenti rischiano di portarlo a scuola. Per questo da tempo abbiamo chiesto al ministero della Salute, alle Asl, all’esercito di effettuare degli screening a tappeto prima che i nostri ragazzi rientrino in classe, in modo tale da sapere chi sono i contagiati e quindi chi va messo in isolamento. La situazione è piuttosto difficoltosa”.

E continua: “Proprio oggi una collega di Roma mi diceva che aveva una decina di classi già in quarantena prima delle vacanze di Natale e che rischiano di rimanerci, e quindi dovrà mettere in funzione la didattica a distanza. Noi chiediamo che da parte del ministero della Salute e del Cts le indicazioni siano molto chiare, precise, perché la scuola ha bisogno di un’organizzazione che riesca a mantenere in piedi. I ragazzi seguono tutte le indicazioni, ma le infezioni vengono quasi sempre dall’esterno. La scuola ha bisogno di serenità e questa serenità noi la possiamo trasmettere alle famiglie”.

Anche Antonello Giannelli è della stessa opinione: “Chiediamo per le scuole una massiccia campagna di screening e in secondo luogo servirebbe un utilizzo più diffuso delle mascherine Ffp2 e, inoltre, favorire la campagna vaccinale con una campagna promozionale degna di questo nome, cosa che finora non è stato fatto”.

Redazione

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