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Scuola d’Estate obbligatoria per docenti e alunni, lo chiede il renziano Toccafondi: così salveremo gli alunni difficili e in ritardo

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Per centinaia di migliaia di giovani danneggiati dalla DaD la Scuola d’Estate è troppo importante: almeno una parte andava organizzata come attività obbligatoria, per gli alunni, i docenti e le scuole. È stato un errore proporla su base volontaria. Gabriele Toccafondi, capogruppo di Italia Viva in Commissione Cultura alla Camera, non ha gradito la decisione del ministero dell’Istruzione di introdurre il progetto estivo nazionale di socializzazione e recupero degli apprendimenti, attraverso la nota operativa del 27 aprile scorso, dando facoltà o meno di partecipare. E nemmeno, evidentemente, le notizie di probabile scarsa partecipazione ai progetti che ogni scuola è tenuta ad attivare, anche con il supporto di istituzioni esterne: una tendenza confermata dal sondaggio della Tecnica della Scuola, dal quale risulta che l’80% dei docenti e degli alunni, per volontà espressa dei genitori, non ha alcuna voglia di farne parte.

Il rammarico di Italia Viva

Preso atto di questo, durante un intervento a Tgcom24, il deputato toscano ha detto di avere interpretato con “attenzione la circolare del ministero dell’istruzione sul ‘Piano scuola estate’: ci sono risorse (510 milioni di euro n.d.r.), si punta sull’autonomia scolastica, sulla collaborazione con il territorio e le associazioni o no profit. Però notiamo che è tutto lasciato su base volontaria. Dei ragazzi, dei docenti e delle scuole”, è il rammarico di Toccafondi.

Per il ‘renziano’ bisognava invece “capire come recuperare i 200 mila ragazzi che se ne vanno e come aiutare le lacune di tanti altri. E questo non può essere lasciato su base volontaria”.

Troppi abbandoni e ritardi d’apprendimento

“Dopo un anno scolastico in cui la Dad davanti a un video è stata molto più della didattica in presenza in classe – ha continuato Toccafondi -, arrivano i danni e tra questi gli abbandoni scolastici”, ha continuato il deputato di Italia Viva.

La verità è che “le cifre che leggiamo sono molto preoccupanti e sentire che 200 mila ragazzi hanno di fatto abbandonato la scuola, fa capire perché da subito, già un anno fa, abbiamo chiesto che la scuola tornasse in presenza”, ha concluso Toccafondi rivendicando attività aggiuntive obbligotorie e non facoltative.

Renzi: nuovo libro, Scuola formativa e Leopolda

Intanto Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha annunciato nella sua e-news l’uscita del suo prossimo libro, dal titolo “ControCorrente’ è in… cottura. Ormai ci siamo“.

Inoltre, ha detto che proseguono le iscrizioni per la Scuola di Formazione Politica prevista a Ponte di Legno dal 1° al 3 settembre.

Infine, Renzi ha detto che “la Leopolda numero 11 si terrà da venerdì 19 a domenica 21 novembre”.

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