Home Sicurezza ed edilizia scolastica Scuola in chiaro: cosa ci dice sull’edilizia scolastica

Scuola in chiaro: cosa ci dice sull’edilizia scolastica

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Il progetto “Scuola in chiaro” nasce nel 2011 per rispondere all’esigenza di mettere a disposizione della collettività tutte le informazioni disponibili relative alle scuole italiane di ogni ordine e grado, in una forma organica e strutturata. Negli anni successivi l’applicazione è stata oggetto di continui interventi migliorativi. Sono state aggiunte, infatti, via via nuove funzionalità ed implementate quelle originarie; sono state introdotte nuove sezioni (come quella interamente rivolta all’offerta formativa della scuola o quella dedicata all’edilizia scolastica).

L’applicazione Scuola in Chiaro permette di:

  • cercare una scuola o un centro di formazione professionale regionale sul territorio nazionale;
  • conoscere tutte le informazioni disponibili sugli istituti scolastici di ogni ordine e grado e sui centri di formazione professionale ricercati;
  • mettere a confronto l’offerta formativa delle scuole e dei centri di formazione selezionati;
  • accedere direttamente ad alcuni servizi legati alla ricerca di scuole come, per esempio, le “Iscrizioni on-line”.

A tal riguardo, osservando i dati dell’Anagrafe degli edifici scolastici, si rileva che nel 77% dei casi gli edifici scolastici sono di proprietà dei Comuni, mentre nel 9% appartengono alle Province. Un 2% è riconducibile ad altri Enti pubblici e una percentuale uguale a società o persone private.

L’Anagrafe fornisce anche dati relativi alla mobilità, alla sostenibilità ambientale e alla qualità delle infrastrutture degli istituti che, ad esempio, nel 63% dei casi dispongono del servizio di scuolabus e nel 40% del trasporto per alunni disabili. Il 71% degli edifici scolastici ha poi preso degli accorgimenti per superare le barriere architettoniche (accesso con rampe, porte di larghezza minima di 0,90 m o servizi igienici per disabili); mentre nel 58% dei casi hanno individuato soluzioni per ridurre i consumi energetici, attraverso zonizzazione dell’impianto termico (64%), vetri doppi (62%), pannelli solari (46%).