Dal 26 aprile le disposizioni ministeriali dispongono cosa accade nelle scuole in zona gialla, arancione e rossa. Cosa cambia questa settimana sulla base dei numeri della cabina di regia?
Riepiloghiamo cosa stabilisce per le scuole quello che è stato definito Decreto riaperture, di fatto il Decreto n. 52 del 22 aprile, in Gazzetta Ufficiale n. 96 del 22 aprile 2021.
In zona rossa in tutti i gradi di scuola, dall’infanzia alla scuola secondaria di primo grado, gli alunni frequentano regolarmente in presenza. Solo le superiori vanno parzialmente in DaD, con una percentuale che oscilla tra il 50% e il 75% di ragazzi in presenza.
Anche nelle zone gialla e arancione, dall’infanzia alla scuola secondaria di primo grado, gli alunni frequentano regolarmente in presenza; quanto alle scuole superiori, i ragazzi vanno in presenza tra il 70 per cento e fino al 100 per cento della popolazione studentesca. La restante parte della popolazione studentesca delle superiori si avvale della didattica a distanza.
Lievissimo aumento per l’indice Rt, a 0,85 mentre la scorsa settimana era 0,81: è quanto si apprende dalla riunione della cabina di regia Iss-ministero della Salute. L’incidenza scende invece a 146 casi su 100mila abitanti, la scorsa settimana era 157 su 100mila abitanti.
Il principale cambiamento dovrebbe riguardare la Sardegna che spera di passare in arancione, riportando in classe una quota dei ragazzi delle superiori.
Un viaggio al contrario potrebbe coinvolgere la Valle d’Aosta, che rischia di passare in rosso.
Il ministro della Salute Roberto Speranza mostra soddisfazione per i risultati della campagna vaccinale: “Ieri in Italia sono state somministrate oltre 500 mila dosi di vaccino. Grazie alle donne e agli uomini del Servizio Sanitario Nazionale e a tutte le istituzioni per il gran lavoro di squadra. Il vaccino è la vera strada per uscire da questi mesi così difficili.” Lo dichiara sul proprio profilo Twitter.
Il personale scolastico, intanto, è in gran parte in attesa della seconda dose del vaccino, che per i più è in programma nel mese di maggio. Ma sono oltre 300 mila ancora, tra docenti e personale Ata, in attesa della prima dose.
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