Oltre 860 istituti scolastici campani non potranno avviare per l’estate il progetto “Scuole aperte”. La denuncia arriva dai dirigenti scolastici, tramite le colonne del quotidiano locale “Il Mattino”. Problemi burocratici hanno finito per rallentare le procedure da parte del Miur. L’esperienza dello scorso anno, pertanto, non potrà essere replicata.
“La Scuola al Centro” è rimandata, pertanto, a settembre. Ci sarebbe tutto, le proposte, le graduatorie, ma il progetto ministeriale, nato per contrastare la dispersione scolastica e favorire l’inclusione, non prenderà il via prima di due mesi. Niente moduli didattici, sportivi e culturali in estate.
Niente porte aperte e nessun ragazzo coinvolto nelle attività che dovrebbero invogliare a restare in aula oltre gli orari scolastici. Apriranno se non per progetti regionali come “Scuola viva”.
Oltre 8mila le domande che sono arrivate al Miur, una marea di progetti da vagliare e valutare, selezionando le aree (favorite ovviamente le città con aree a rischio) e i progetti, e una commissione istituita soltanto a febbraio. Solo a fine giugno è arrivata la graduatoria provvisoria e si è scoperto che in tutta Italia saranno 4.633.
In Campania i progetti finanziati sono 860, con risorse pari a 35 milioni di euro, con la città metropolitana di Napoli in testa, anche a livello nazionale, con 451 per uno stanziamento di 18 milioni e 624mila euro. La Campania – scrive il quotidiano – è la regione con il maggior numero di scuole ammesse al finanziamento.
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