Home Attualità Scuole e allarme sismico: la Romagna si interroga sulla sicurezza degli edifici

Scuole e allarme sismico: la Romagna si interroga sulla sicurezza degli edifici

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Le recenti scosse di terremoto, che in questi giorni hanno fatto aumentare preoccupazioni e allarmi in Romagna ripropongono il tema della sicurezza degli edifici scolastici rispetto agli eventi sismici.

In particolare forte è l’attenzione in questi giorni a Forlì, anche se si tratta di una questione che da anni la Provincia sta affrontando, con investimenti per circa 33 milioni di euro nei lavori rivolti ad adeguare gli immobili di sua competenza, insieme con il Comune di Forlì, che ha nei suoi programmi la messa in sicurezza di diverse scuole.

Sciame sismico

Nei giorni scossi lo sciame sismico ha interessato le province di Cesena e Forlì; nel Cesenate gli istituti scolastici hanno riaperto regolarmente a inizio settimana, dopo le chiusure di sabato a Gambettola, provincia di Forlì – Cesena e le evacuazioni controllate degli studenti dagli edifici scolastici dopo le forti scosse di terremoto di giovedì e sabato scorsi di magnitudo 4.1. Nei giorni scorsi anche altre aree limitrofe sono state interessate dalle scosse, che si sono sentite anche sulla costa marchigiana e a San Marino.

I tecnici hanno effettuato dei sopralluoghi negli edifici di competenza della Provincia di Forlì e non sono state rilevate criticità significative, ma è intenzione da parte delle autorità locali portare avanti il progetto di messa in sicurezza o addirittura di ricostruzione globale di numerosi edifici scolastici, tra cui quello più importante è quello che riguarda la scuola secondaria di primo grado Maroncelli, che prevede l’abbattimento e la ricostruzione in termini di sicurezza antisismica in particolare dell’intero edificio. L’intervento comporta anche la realizzazione di un auditorium da 200 posti, la palestra e l’area verde attorno. Solo per la scuola ci vorranno circa 8 milioni, la demolizione è prevista questa primavera, la ricostruzione sarà completata entro il 2027.

Come si affronta il terremoto a scuola?

Con la circolare n. 119 del 29 aprile 1999 il Ministero dell’Istruzione ha munito ogni scuola di un modello guida per la valutazione dei rischi. Ogni scuola deve dotarsi del DVR, il documento valutazione dei rischi, che di fatto rappresenta la mappatura dei rischi per la salute e la sicurezza presenti in una scuola, richiesto in formato elettronico o cartaceo dal Testo unico sulla sicurezza sul lavoro D.Lgs 81/2008, trattato agli articoli 17 e 28. Deve contenere tutte le procedure necessarie per l’attuazione di misure di prevenzione e protezione da realizzare e i ruoli di chi deve realizzarle. La scuola si deve anche munire del “Piano di emergenza”, che è contenuto nel documento di valutazione dei rischi, che deve essere predisposto in ogni istituto a cura del Dirigente Scolastico (D.M. 26/8/92) con lo scopo di informare tutto il personale docente e non docente e gli studenti, sul comportamento da tenere nel caso di un allontanamento rapido dall’edificio scolastico. Si tratta della guida, nella quale vengono indicate le norme e i comportamenti da seguire al fine di garantire l’incolumità propria e altrui, inoltre vengono analizzati i casi più comuni di eventi disastrosi individuando le procedure comportamentali atte a prevenire e ridurre le perdite derivanti da dette situazioni di emergenza.