A comunicarlo è stata una nota ministeriale di lunedì 18 aprile nella quale si sottolinea che al ministro Letizia Moratti è stato dato "mandato di avviare l’iter formale approfondendo la valutazione circa l’equilibrio delle aree disciplinari in rapporto all’identità dei diversi licei nonché valorizzando e rafforzando la realizzazione in un’unica sede (campus) dei percorsi liceali tecnologici ed economici e di quelli di istruzione e formazione professionale".
Nella nuova bozza del decreto sono contenute modifiche per tutelare la specificità dei licei classici e scientifici, mentre il futuro liceo tecnologico dovrebbe accogliere gli indirizzi degli attuali istituti tecnici. Si parla di "poli tecnologici", da realizzare tramite appositi accordi, che ospiteranno sia i licei tecnologici ed economici che i corsi di istruzione e formazione professionale.
Se il clima politico, con il vento di crisi che investe la maggioranza di Governo, lo consentirà, la terza bozza del decreto sulla riforma del secondo ciclo di istruzione potrebbe approdare in Consiglio dei ministri già la prossima settimana.
Dure critiche sono arrivate dall’opposizione e dai sindacati. La Flc-Cgil, in merito alla riforma della scuola secondaria superiore così come annunciata (sulla quale rileva anche "una diffusa opinione contraria alla legge n. 53"), ha indetto una manifestazione di protesta per giovedì 21 aprile a Roma.
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