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Settimana mondiale per l’alfabetizzazione

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"Istruire per sconfiggere la povertà" è il tema dell’edizione 2005 della Settimana mondiale per un’educazione per tutti, il cui slogan è "educare per mettere fine alla povertà".
Con la Settimana d’azione (dal 24 al 30 aprile) si vuole ricordare a tutti i Governi gli impegni presi, sollecitendoli ad aumentare le risorse da destinare ai Paesi in via di sviluppo e a semplificare le procedure per gli aiuti e la cooperazione. Nel marzo 2000, a Dakar, 188 Stati, tra cui l’Italia, si sono impegnati a garantire entro il 2015 l’accesso a tutti alla scuola di base e i Paesi dell’Ocse hanno promesso di destinare lo 0,7% del loro prodotto nazionale lordo agli aiuti in via di sviluppo.

In questi anni ben poche di queste promesse sono state mantenute e il flusso totale di aiuti ai Paesi in via di sviluppo è diminuito. L’Italia nel 2004 ha stanziato lo 0,15% (0,2% in meno rispetta al 2003), ultima nella classifica dei Paesi donatori.

La "campagna" per l’alfabetizzazione intende attirare l’attenzione sugli oltre 100 milioni di bambini che non hanno accesso all’educazione, sui 140 milioni di giovani che entreranno nell’età adulta senza saper leggere e scrivere e di cui la maggior parte sono bambine e ragazze. Queste sono alcune delle condizioni per acquisire l’obiettivo di un’educazione di qualità per tutti: risorse annuali per 5.6 bilioni di dollari statunitensi, maggiore sostegno e affidabilità dei Governi per un’educazione pubblica di qualità, 30 milioni di insegnanti in più formati e competenti, classi adeguate con non più di 40 alunni e libri di testo gratuiti per tutti, condizioni di lavoro adeguate con salari decenti, formazione, rispetto dei diritti del lavoro.

Anche Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola hanno aderito all’azione mondiale "Mandate un mio amico a scuola": le alunne e gli alunni sono invitati a ritagliare delle sagome di "amici" a grandezza naturale, scriverci sopra un nome e inviarle al presidente del Consiglio dei ministri (al premier, con riferimento ad altri Paesi) con il messaggio "Educate… per rendere le ragazze più autonome" o "Educate… per mettere fine al lavoro infantile".
I materiali utili alla "campagna" si possono trovare nel sito internet
www.campaignforeducation.org , cliccabile da "Ulteriori approfondimenti".
Per un bambino – come ricorda Carol Bellamy dell’Unicef – la mancanza di istruzione non solo ne limita le potenzialità come individuo, ma riduce drammaticamente le prospettive che, una volta diventato adulto, i suoi figli siano in grado di sfuggire a una vita di povertà senza sofferenze.

Occorre pertanto sostenere milioni di bambini nella rivendicazione del loro diritto all’istruzione.