Il rapporto dei sindacati con il Governo è ai ferri corti. Lo hanno ribadito segretari generali del pubblico impiego nel corso della manifestazione unitaria svolta a Roma l’8 novembre per chiedere lo sblocco dei salari, dopo che la contrattazione è ferma dal 2010. “Se la legge di stabilità non destinerà le risorse per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici, i sindacati di categoria faranno lo sciopero generale a dicembre”, hanno tuonato i responsabili della triade Cgil, Cisl e Uil.
“Basta con le menzogne. Continueremo la mobilitazione anche con lo sciopero generale fino a quando il Governo non darà risposta alle nostre richieste. Sarà uno sciopero senza se e senza ma”, ha spiegato il segretario generale della Fp-Cgil, Rossana Dettori.
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“Basta con le bugie”, ha detto anche il segretario generale della Cisl Fp, Giovanni Faverin: “Non è vero che non ci sono i due miliardi che servirebbero per il rinnovo del contratto per il 2015”, bloccato già dal 2010. “Se il Governo non metterà le risorse necessarie nella legge di stabilità, a dicembre faremo lo sciopero generale di tutti i lavoratori pubblici e della scuola. Non ci fermeremo – ha poi aggiunto minacciosamente – neanche dopo lo sciopero”.
“Noi diciamo che vogliamo il rinnovo del contratto nazionale ed una riforma della P.A. che risponda ai bisogni dei cittadini e non della politica”, ha aggiunto Dettori spiegando che “oggi siamo in piazza visto che il Governo non ci ascolta nei luoghi deputati. Da qui ribadiamo le nostre richieste al premier Renzi e al ministro Madia”.
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