In un suo comunicato stampa dice: “Ai docenti proponiamo di rifiutare di somministrare le prove, agli studenti, nel caso i docenti si assoggettino a tale violenza omologatrice, proponiamo di consegnare in bianco tali prove, senza svolgerle. I saperi si costruiscono nella relazione educativa, si misurano, come apprendimenti profondi, a distanza di anni, i test, i quiz, le interrogazioni e le verifiche, che normalmente si utilizzano nella scuola, non servano a nulla, sono solo la stanca ripetizione di una scuola che non insegna, ma riproduce stancamente se stessa, una ripetizione sempre meno efficace. Il segretario generale del SISA è disponibile, su richiesta di collegi docenti, gruppi di docenti, gruppi di studenti, gruppi di genitori, a organizzare incontri pubblici sul tema: “La costruzione dei saperi nel solco milaniano di una scuola partecipata, rispettosa della libertà di insegnamento dei docenti e della libertà di apprendimento degli studenti, che devono essere coinvolti nel processo educativo”. Un’altra scuola è possibile, nostro dovere, con evidente urgenza, è costruirla“. Si ricorda che il SISA, Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente è in Italia il primo sindacato che ponga nella stessa organizzazione studenti e docenti, insieme e con responsabilità condivise per costruire una scuola e una università capaci di futuro. Il primo che riaffermi esplicitamente la piena adesione al pensiero di don Milani, a partire dal fatto che “la selezione è contro la cultura”.
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