Nella disciplina informatica, open source (termine inglese che significa sorgente aperta) indica un software i cui autori ne permettono, anzi ne favoriscono il libero studio e l’apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti.
Questo è realizzato mediante l’applicazione di apposite licenze d’uso. In altre parole possiamo dire che con open source Software l’utente finale può liberamente accedere al file sorgente, è in grado di modificare a suo piacimento il funzionamento, correggere eventuali errori, ridistribuire a sua volta la versione da lui elaborata.
L’esempio più noto è il sistema operativo Linux. La distribuzione di questo software presuppone la rinuncia da parte dei programmatori al diritto di proprietà intellettuale. In sostanza, quando si parla di applicativi liberi per la didattica si parla di:
A tal riguardo ricordiamo le varie tipologie di software utilizzabile nella didattica scuola:
Il vicepremier Matteo Salvini, leader della Lega, ha presentato oggi a Roma, al Tempio di…
Si parla ancora di bullismo e violenza nelle scuole italiane. Stavolta una classe intera di…
Una docente, secondo quanto riportato da un comunicato del sindacato Gilda Insegnanti di Parma e…
Il parere del CSPI del 26 aprile 2024 anche se obbligatorio ma non condizionante, sta suscitando moltissime rimostranze e diffide da parte dei…
Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi, nell’ambito del Dl Coesione, la misura che rinnova…
Maggio è un mese ricco di appuntamenti e scadenze per il personale della scuola. Riepiloghiamo…