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Sostegno agli alunni con il robot umanoide: esperimento riuscito a Genova. Valditara: è rivoluzione, ma il docente resta fondamentale

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Il sostegno agli alunni può arrivare anche dalla robotica: a sostenerlo, con un progetto sperimentale avviato per superare le difficoltà di integrazione di due bambini ucraini, è il professor Carmine Recchiuto che assieme al collega Antonio Sgorbissa e a un gruppo di giovani colleghi del Dibris – il dipartimento di Informatica, bioingegneria, robotica e ingegneria dei sistemi dell’ateneo genovese –, ha creato “Pepper“: si tratta, scrive Il Secolo XIX, di un robot umanoide in grado di adeguare il proprio comportamento alla persona che ha davanti a sé.

La creazione del robot

Il robot è stato realizzato dall’azienda franco-giapponese Softbank: a dotare la “macchina” di una sorta di intelligenza artificiale sono stati i ricercatori dei laboratori del Dibris, nell’ambito del progetto di intelligenza artificiale Caresses.

L’utilizzo iniziale di “Popper” non era scolastico: il robot originario franco-giapponese ha fatto compagnia agli anziani ospiti delle case di cura Advinia HealthCare, in Inghilterra, e nella rete di residenze Hisuisui, in Giappone.

In Italia, la dottoranda 26enne Lucrezia Grassi, allieva di Recchiuto e Sgorbissa, ha pensato bene che “Pepper” potesse essere utile anche a scuola. Gli esiti sono stati positivi: il primo test è stato attuato su 300 alunni di prima e seconda media Parini-Merello di Genova ed è durato tre mesi.

Si tratta, ha spiegato il professor Recchiuto, di “una scuola ideale per le sue dimensioni, perché il nostro esperimento aveva bisogno di tante persone”: nell’aula di informatica, ogni trenta minuti il robot ha interagito con quattro studenti alla volta.

Il Ministro: i robot non sostituiscono i prof

Con un messaggio su twitter, il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha apprezzato le iniziative di questo genere, pur esprimendo la necessità di far governare i robot dalla saggezza e dell’esperienza umana.

“L’intelligenza artificiale – scrive il Ministro – ha il potenziale per rivoluzionare la nostra società con vantaggi notevoli anche per la scuola, ma il ruolo dell’insegnante come guida resta fondamentale. L’intelligenza artificiale non può sostituire l’interazione umana”, ha detto il ministro confermando quanto espresso nella stessa giornata all’evento di Class Editori ‘Gli Stati Generali 2023 dell’Intelligenza Artificiale’.

I robot educativi anche a Didacta 2023

Di robotica educativa, come di Intelligenza Artificiale, Chat Gpt, il Metaverso, materie Stem, Scuola 4.0 si parlerà in modo approfondito tra alcuni giorni alla Fiera Didacta Italia, l’appuntamento fieristico sull’innovazione nel mondo della scuola che avrà luogo a Firenze, negli spazi della Fortezza da Basso.

Anche La Tecnica della Scuola, attiva nel campo dell’informazione scolastica da oltre 70 anni, dopo il successo di Fiera Didacta Sicilia, sarà presente per la prima volta alla Fiera Didacta Italia allo stand C27 (padiglione Cavaniglia), nella sezione dedicata all’editoria e alla stampa di settore.