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Sostenibilità? Cos’è? Eppure in molti Paesi è materia d’insegnamento

Giappone, Corea del Sud, Svezia, Regno Unito e ora pure la Germania hanno introdotto la sostenibilità tra le materie scolastiche, mentre in Italia a pensarci sono solo singole iniziative, come quella del Wwf per l’anno scolastico appena iniziato.
In Germania, dice Wired.it, è la Renania settentrinale-Westfalia che più di ogni altro Laender si dà da fare per aumentare la consapevolezza ambientalista, aderendo al progetto “Schule der Zukunft” (Scuola del futuro), iniziato nel lontano 2009 e che oggi include già 650 scuole.
A Colonia inoltre molte scuole vantano programmi che comprendono la sostenibilità, oltre che strutture record per l’approvvigionamento energetico da rinnovabili, orti biologici tenuti dai ragazzi in giardino, gite nei boschi a scopo didattico per imparare a riconoscere e rispettare i diversi tipi di piante.
La scelta, dicono i dirigenti scolastici, “ si è mostrata preziosa per aiutare in particolare gli studenti ‘difficili’, quelli con i quali ogni approccio era sembrato fallimentare”. La tematica richiede infatti metodologie d’insegnamento differenti, si esce all’aria aperta, si impara a conoscere e rispettare la natura: “ questo avvicina gli studenti alla scuola, li rasserena e li appassiona”.
Eppure, già nel 1992 i leader mondiali riuniti nella Conferenza Onu per l’Ambiente e lo Sviluppo di Rio, spiega ancora Wired.it, avevano inserito in agenda l’insegnamento della sostenibilità nelle scuola. Dieci anni dopo poco era cambiato e allora, nel 2005, ci ha riprovato l’Unesco, con la campagna ” Education for Sustainable Development” che terminerà l’anno prossimo. A questa iniziativa hanno aderito Germania, Svezia e Regno Unito.
E in Italia? Da noi ci si accontenta delle iniziative di alcune associazioni come il Wwf che mette a disposizione degli insegnanti il progetto scuole 2013/2014, con materiali didattici, video, corsi, gite scolastiche, progetti di orientamento e formazione (gratis): le tematiche spaziano dalle foreste al mare, dalla biodiversità ai rifiuti, dai cambiamenti climatici all’alimentazione sostenibile. Una bella iniziativa, a cui ogni anno aderiscono in media 4mila classi: anche con l’aiuto dei “Panda Rangers” delle classi primarie e secondarie. Con l’iscrizione della loro classe si guadagnano l’accesso alle Oasi Wwf e un abbonamento alla rivista Panda Junior.

Pasquale Almirante

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