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Spalletti, il ct della Nazionale contatta una scuola e dona sei computer. La dirigente: “Attento e affettuoso verso gli studenti”

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Il commissario tecnico della Nazionale Italiana di calcio Luciano Spalletti ieri ha visitato un istituto scolastico, la scuola secondaria di primo grado Giovanni Boccaccio di Certaldo, nel fiorentino, a cui ha donato sei computer portatili. Lo riporta FirenzeToday.

L’iniziativa è partita dallo stesso Luciano Spalletti, che, come riporta Ansa, ha voluto personalmente contattare la scuola per proporre questo gesto di solidarietà e conferma il legame tra il mister e la sua comunità d’origine, originario proprio della cittadina. L’arrivo di Spalletti alla scuola secondaria Boccaccio è stato salutato con entusiasmo dal sindaco Giacomo Cucini, dall’assessora all’istruzione Benedetta Bagni e dalla dirigente scolastica.

Le parole della dirigente scolastica

Quest’ultima ha commentato l’evento con parole di apprezzamento e gratitudine: “Mi ha fatto estremamente piacere averlo qui in visita, soprattutto perché si è dimostrato estremamente attento e affettuoso verso gli studenti. Ha risposto alle loro domande con calore e ha condiviso preziosi consigli per la loro crescita personale”.

“Un normale giorno di scuola si è trasformato in un momento speciale ed emozionante, grazie alla presenza del CT della Nazionale di calcio – ha commentato l’assessora Benedetta Bagni -. Mister Spalletti continua a confermare l’attenzione per la sua Certaldo e, questa volta, in particolare per la comunità scolastica”.

“L’impegno sociale e il sostegno attivo alla crescita delle giovani generazioni dimostrati da Luciano Spalletti incarnano l’importanza dello sport come veicolo di valori positivi nella società – ha concluso il sindaco Giacomo Cucini -. La sua iniziativa non solo fornisce un supporto concreto alle attività scolastiche, ma anche un’ispirazione per tutti coloro che credono nell’importanza dell’aiuto reciproco e della solidarietà comunitaria”.

Spalletti ad Atreju: “A scuola serve l’ora del buon senso”

Spalletti ha partecipato lo scorso dicembre alla convention di Fratelli d’Italia a Roma, Atreju. Qui il commissario tecnico ha parlato anche di scuola, discutendo in merito all’educazione all’affettività. 

“A scuola serve l’ora del buon senso, l’ora del capire le situazioni della vita”, così ha esordito il CT azzurro, che ha ribadito il suo no netto alla violenza di genere: “Bisogna capire che queste donne vanno lasciate stare, non si va a mettere le mani addosso a loro”, ha aggiunto.

Spalletti ha parlato di un’ora scolastica “piu’ importante delle altre materie”, un’ora “per far capire, anche attraverso testimonianze, a questi ragazzi che il primo ragazzo ti lascerà, il secondo ti deludera’, e poi un terzo, un quarto: insomma, serve l’ora del capire, per imparare anche attraverso testimonianze una crescita naturale, perche’ qualcuno va aiutato”. Si tratterebbe, ha continuato poi Spalletti, di insegnare a capire “le situazioni che ci possono capitare e i comportamenti, capire il rispetto verso chi non la pensa come noi, verso le altre culture e religioni, il saper accettare e lo stare insieme”.