Stipendi degli insegnanti portati a 3000 euro: la grande “balla”

Il Ministro Fedeli ha recentemente dichiarato:

“I docenti devono essere pagati molto di più…sono professionisti, dovrebbero essere i meglio pagati…Ma non bisogna fare demagogia, non è un risultato che si possa raggiungere in poco tempo. Questa però è l’obiettivo a cui si deve tendere”.

Con queste dichiarazioni è iniziata la campagna elettorale. Da qui al giorno delle elezioni politiche ci prometteranno la luna, il Sole, Giove, la Via Lattea, l’Universo o il Multiverso…

Il mio scetticismo è fondato su elementi oggettivi. Da diversi decenni ormai sono abituato a valutare le dichiarazioni o i proclami attraverso i fatti, che in molti casi sono dati.

Anche in questo caso procedo nello stesso modo.

La dichiarazione del Ministro è tutta proiettata verso il futuro, confermando ancora una volta il suo condizionamento verso l’annuncite. Ho invitato il Ministro a parlare dopo aver deciso, sembra però che il mio suggerimento sia caduto nel vuoto. Sono consapevole di essere quasi sempre letto, anche se non sempre commentato. La prova l’ho avuta lo scorso anno trattando delle criticità del PNSD. Da qui è nata  una corrispondenza privata con un responsabile del Piano.

Ma torniamo all’annuncite del Ministro.

Valeria Fedeli dichiara che l’aumento significativo degli stipendi degli insegnanti “è l’obiettivo a cui si deve tendere”. 

Chiedo: quando? Rispondo forse dopo il 2035.  di due anni fa, sostanzialmente confermata dal Def 2017, dove la spesa per l’istruzione (gli stipendi rappresentano più del 90%) diminuirà.

Sarei grato al Ministro se si astenesse da questi proclami, immaginando di avere docenti poco informati e quindi facilmente condizionabili. Non è un messaggio positivo. Nella comunicazione non conta la dimensione esplicita, bensì quella implicita così ben nascosta dai politici. Concretamente, quando una “balla”, perché non sostenuta dai dati o dai fatti, viene ripetuta nel tempo (non ricordo negli ultimi venticinque anni che abbia dichiarato il contrario), allora il metamessaggio è chiaro: vi stiamo prendendo in giro!

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