Personale

Stipendi docenti: via il bonus merito, più soldi nel tabellare e meno progetti

Il problema del rinnovo contrattuale 2019-2021 dal punto di vista economico sta diventando un vero e proprio tormentone che coinvolge molti docenti. Ci sono tanti insegnanti contrariati dall’assegnazione discrezionale del bonus del merito e da quella del fondo di Istituto, soldi che entrerebbero, secondo la maggioranza degli insegnanti, nelle tasche di pochi ed eletti docenti.

Legge di bilancio e le poche risorse per il contratto

Come abbiamo sottolineato in un recente articolo la situazione per un rinnovo del contratto scuola a tre cifre per tutti i docenti non è rosea.

Per il momento il rinnovo del contratto scuola non prevede risorse sufficienti per aprire il tavolo della contrattazione e, una situazione del genere, potrebbe sfociare in uno sciopero unitario delle sigle sindacali firmatarie del contratto 2016-2018.

Il problema della mancanza di risorse economiche in legge di bilancio sta anche esasperando le varie posizioni all’interno delle scuole. Molti sono coloro che contestano, a torto o a ragione, il fatto che i Dirigenti scolastici hanno avuto un sostanzioso aumento stipendiale di circa 600 euro nette mensili, mentre i docenti si ritrovano con un contratto scaduto da 11 mesi e il rischio di non vedere per tutto il 2020 nessun rinnovo contrattuale.

Tanti sono i docenti che si stanno lamentando del trattamento economico riservato agli insegnanti e a tutto il comparto scuola.

Via il bonus del merito e gli inutili progetti

Se si eliminasse il fondo del bonus del merito dei docenti per introdurlo interamente nello stipendio tabellare, si avrebbe un incremento di 16 euro lordi, quindi ben poca cosa. Nonostante il piccolo o quasi nullo incremento stipendiale che deriverebbe dalla distribuzione a pioggia di questo fondo destinato alla valorizzazione professionale dei docenti, sono in molti a volerlo.

Poi ci sono le retribuzioni degli staff di direzione, che sono ritenute da molti docenti un vero e proprio spreco. In buona sostanza c’è chi sostiene che vengono pagati, ai docenti che collaborano con il Ds, con il fondo di Istituto, i compiti già retribuiti nello stipendio dei Dirigenti scolastici e che sarebbero di loro esclusiva competenza. Poi ci sono i fondi sprecati, anche questo è noto all’interno delle scuole, per tanti progetti inutili e che spesso vengono assegnati sempre a chi sta nello staff di direzione.

Un altro spreco che non manca di creare dissapori all’interno delle scuole, sono i progetti finanziati con i fondi europei. Tanti soldi dati molto spesso, attraverso graduatorie discutibili nella scelta dei criteri, ai docenti più vicini alla dirigenza scolastica.

La gestione discutibile di questi ingenti fondi, gli stipendi tabellari inadeguati e tra i più bassi in Europa e, in particolar modo, il tempo sottratto agli studenti per seguire il lavoro curricolare, sono gli elementi che fanno molto arrabbiare gli insegnanti che vorrebbero più soldi nello stipendio tabellare, meno progetti e l’eliminazione del bonus del merito considerato ingiusto ed elemento molto divisivo all’interno della categoria.

Lucio Ficara

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