Tra inflazione e blocco della contrattazione, in sei anni, i lavoratori pubblici hanno perso in media circa 4.800 euro lordi a testa.
La quantificazione di perdita in busta paga, conseguente al blocco contrattuale avviato nel 2009 per tutti i dipendenti pubblici, è stata calcolata dalla Fp-Cgil, alla vigilia della manifestazione nazionale dei servizi e dei settori pubblici, fissata per sabato 28 novembre a Roma.
I lavoratori manifesteranno chiedendo al Governo segnali chiari. Lo slogan coniato per l’occasione sarà ‘Contratto subito’.
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In piazza scenderanno 25 sigle in rappresentanza di scuola, sanità, funzioni centrali, servizi pubblici locali, sicurezza e soccorso, università, ricerca, afam e privato sociale.
La giornata di mobilitazione, hanno annunciato con un comunicato unitario Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, servirà per lanciare un messaggio al governo: “se davvero vuol cambiare il paese non può lasciare i settori e servizi pubblici a un destino di abbandono. Una tendenza da invertire attraverso il contratto e non con le imposizioni legislative: la sola via per un cambiamento vero che investa su professionalità e competenze e che migliori i servizi ai cittadini”.
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