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Studentessa molestata in bagno a scuola, le accuse sono verso un collaboratore scolastico e un assistente tecnico

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I fatti sono successi nel gennaio dello scorso anno e sono avvenuti all’Istituto “Leonardo da Vinci”, sede dell’Alberghiero, all’Aquila.

Se in un primo momento sotto accuso era finito il bidello della scuola, adesso la Procura ha indagato anche un assistente tecnico addetto alle cucine.

Riepiloghiamo la vicenda. Una studentessa di sedici anni ha denunciato un bidello per molestie. Nella fattispecie, la ragazza uscita dalla classe per andare in bagno, aveva chiesto all’uomo di farsi aprire la porta. Secondo quanto riporta Il Messaggero, il bidello avrebbe presentato la ragazza all’assistente come sua nuova fidanzata con le seguenti parole: “Questa è la mia fidanzata, levati la mascherina, fai vedere quanto sei bella!” La studentessa non avrebbe reagito bene e ha insistito per avere le chiavi del bagno. Mentre entrambi percorrevano il corridoio, l’indagato le avrebbe toccato con le mani i fianchi, scansate dalla minore nel frattempo entrata nel bagno. Qui sempre secondo l’accusa, il collaboratore scolastico con un’azione repentina si sarebbe infilato dentro, riuscendo a baciare la ragazza mentre indossava la mascherina e a toccarle il sedere.

Si tratta di accuse che la ragazza ha prima confidato alla madre, poi a un’insegnante e infine alla dirigente scolastica. Nel corso dell’incidente probatorio, le parole della giovane sono state anche confermate da una compagna di scuola.

Nel mirino anche l’assistente tecnico il quale però difende il collaboratore scolastico affermando che la studentessa si era abbassata la mascherina e che il collega l’aveva pure ammonita di non fumare dentro il bagno altrimenti l’avrebbe riferito alla preside”.

Il collaboratore scolastico ha rigettato le accuse e ha puntato la sua difesa sulla presenza del collega le cui dichiarazioni non hanno convinto i carabinieri e il Pm con il risultato di essere indagato per falso e favoreggiamento.