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Studenti sempre più soli e a disagio

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Uno studio dell’Ocse fa sapere che sono in aumento i sentimenti negativi tra gli adolescenti nei confronti della comunità scolastica: senso di solitudine, di esclusione, disagio sono sentimenti sempre più diffusi tra gli studenti di tutti i Paesi.

In Italia, riporta Il Sole 24 Ore, la quota di studenti che si dice d’accordo con l’affermazione «A scuola mi sento escluso/a» è aumentata dal 5% del 2003 all’11% del 2015, la percentuale di quanti indicavano di avere facilità a fare amicizia a scuola è calata dal 90% del 2012 all’83% del 2015, i ragazzi che si sentivano di “appartenere” alla comunità scolastica sono scesi dal 77% di sette anni fa al 67% e quelli che si sentono soli a scuola sono aumentati dal 7% all’11% e quanti sentono di piacere ai compagni di scuola sono calati dall’86% al 77%.

Sale il senso di esclusione e si abbassa quello di appartenenza

In media nell’Ocse la quota di ragazzi che si sentono esclusi è salita al 17% nel 2015 dal 7% del 2003, il senso di appartenenza è calato di 9 punti al 73%, la facilità di fare amicizia è diminuita dall’89% al 78%, mentre il senso di solitudine è aumentato dall’8% al 15% e gli studenti che si sentono a disagio o fuori posto sono aumentati dal 10% al 19%.

Il disagio provoca scarso rendimento a scuola

In generale, rileva lo studio, gli studenti che si sentono “esclusi a scuola” hanno una probabilità 3 volte maggiore di riportare un livello insufficiente di soddisfazione con la vita, cioè un valore tra 0 a 5 su una scala da 0 a 10.

Senza vederci una colpa della scuola, lo studio suggerisce che la promozione del benessere a scuola debba da un lato cercare di individuare i giovani più a rischio, dall’altro promuovere, rivolgendosi a tutti, attività collaborative che permettono a tutti di sentirsi a proprio agio nelle ore trascorse sui banchi.