I lettori ci scrivono

Sui principali giornali, errori ortografici a iosa, pessimo esempio per i nostri ragazzi

Gentile redazione, sono un docente di Lettere al Liceo Scientifico “Nobile- Amundsen” di Mugnano del Cardinale, un piccolo centro della Bassa Irpinia.

E’ con incredulità che da qualche tempo noto sulle prime pagine di alcuni quotidiani nazionali strafalcioni inauditi. Qualche esempio:

  • “Dopo la guerra sono state trovate VALIGE e casse piene di denti d’oro” (Mattia Feltri, articolo “Denti d’oro” in prima pagina su La Stampa del 6 ottobre 2022);
  • “Quel ‘non me n’ero accorto’, però, ha bucato gli schermi ed è scivolato AFFIANCO a tante vite reali” (Filippo Facci, articolo “Il grave fratello”, prima pagina di Libero del 6 ottobre 2022);
  • “… tendiamo a rinchiuderci limitando l’AREAZIONE…”(Filippo Facci, “Il piccolo freddo”, prima pagina di Libero del 7 settembre 2022);
  • “Agosto 1922, le CAMICE nere prendono Milano” (titolo di prima pagina de La Repubblica del 28 agosto 2022);
  • “Nessuno può dare il coraggio a chi non C’E’ l’HA” (Alessandro Sallusti, prima pagina di Libero del 31 luglio 2022);
  • “C’è UN Italia ex asburgica…” (Filippo Facci, “Il bibitaro”, prima pagina di Libero del 24 giugno 2022);
  • Per andare più indietro nel tempo “QUAL’ è invece il suo ricordo del De Mauro ministro della Pubblica Istruzione (La Repubblica, pag. 35 del 6 gennaio 2017 in un articolo dedicato al ricordo del noto linguista).

Come far capire ai nostri studenti l’importanza di evitare certi errori quando sulle pagine dei giornali se ne leggono a iosa?

Giuseppe Scafuro

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