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Suona francese

Un festival tutto francese e improntato alla qualità, orientato a sostenere i nuovi talenti emergenti d’Oltralpe, nella proposta di repertori contemporanei o nella reinterpretazione moderna di repertori del passato. Per meglio dire il più grande Festival di musica francese mai realizzato in Italia. E’ “Suona francese”, una rassegna per tutti i generi musicali di ascolto che approderà in oltre quaranta città della nostra penisola per il sesto anno consecutivo, da aprile a luglio 2013. Organizzato e promosso dall’Ambasciata di Francia in Italia e l’Institut français Italia, con il sostegno dell’Institut français, della Fondazione Nuovi Mecenati e del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca – Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, l’evento si pone come ponte culturale tra Francia e Italia e, in virtù della relazione bilaterale centenaria tra i due Paesi, propone anche quest’anno un programma originale e di qualità che si dipana all’interno di spazi suggestivi e diversificati, in collaborazione con alcuni delle più prestigiose e storiche rassegne musicali italiane.
Il via alla intensa programmazione, che quest’anno prevede oltre 130 concerti, sarà dato a Torino il 2 aprile dalle Brigitte, rivelazione indie pop del 2012, e terminerà la prima settimana di luglio a Firenze, nell’ambito del Festival au désert, con il concerto del polistrumentista Aziz Sahmaouiinsieme all’eclettico cantautore Piers Faccini e al duo formato da Fabien Guyot & DimitarGougov. Al centro di questo percorso si incroceranno i linguaggi elettronici di giovani artisti comeZombie e Woodkid, la musica di ricerca di Olivier Latry, Shanti di JC Eloy e Le noir del’Etoile, il jazz sperimentale dei Papanosh, il pop/rock alternativo dei Watcha Clan e l’originale tributo a Leo Ferrénell’incontro tra i Tête de Boise cantautori francesi delle ultime generazioni.
Lo scambio culturale e la formazione pedagogica sono anche i principali obiettivi della speciale liaison italo-francese proposta – tra conferenze, seminari e concerti a tema – negli oltre sessanta concerti all’interno dei principali Conservatori Italiani, in collaborazione con le principali accademie musicali francesi, attraverso un calendario ricchissimo in cui spicca, tra gli altri, il considerevole omaggio al compositore Francis Poulenc in occasione del cinquantesimo anniversario della morte. Un progetto che ha il merito e l’ambizione di creare in forma sempre maggiore progetti condivisi tra i due Paesi non solamente nei contenuti ma anche e soprattutto nella creazione di organici musicali misti.

Redazione

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