In occasione del 12° congresso nazionale della Uil Scuola in corso di svolgimento proprio in questi giorni sono stati presentati i risultati della ricerca “Scuola 2007/2010”, il cui sottotitolo (“Un ‘crescendo’ di tagli”) chiarisce bene la tesi del sindacato di Massimo Di Menna: le politiche scolastiche degli ultimi anni si ispirano ad un medesimo disegno.
Curiosamente, osserva la Uil-Scuola si registra anche una sostanziale continuità di linguaggio: le riduzioni di organico previste dalla finanziaria Prodi-Padoa Schioppa-Fioroni venivano definite (“pudicamente”, ironizza il sindacato) come “volte a innalzare la qualità del servizio di istruzione e ad accrescere efficienza ed efficacia della spesa”
Allo stesso modo per i tagli previsti dall’art. 64 della legge 133/2008 di Berlusconi-Tremonti-Gelmini si parla di “una migliore qualificazione dei servizi scolastici” nonché di “una piena valorizzazione professionale del personale”.
“Per la verità – ammette il sindacato di Di Menna – anche le leggi finanziarie degli anni precedenti contenevano norme di razionalizzazione e di risparmio, sempre però sostanzialmente eluse nella sostanza perché prive di concreti elementi di deterrenza”.
Il cambio di passo, sottolinea Uil-Scuola si ha proprio con il Governo Prodi e con l’introduzione della “clausola di garanzia” per cui ai “tagli programmati” dovevano necessariamente seguire i “tagli realizzati”, pena la riduzione delle dotazioni finanziarie complessive di bilancio del Ministero della pubblica istruzione.
Interessanti i dati forniti dalla ricerca: nel periodo preso in esame restano invariati i plessi scolastici, i luoghi fisici dove si fa scuola, mentre sono in costante calo le scuole intese come unità direzionali amministrative (in pratica le “presidenze”), quasi 400 in meno.
E mentre gli alunni tendono lentamente a crescere, le classi diminuiscono; il risultato è scontato: le classi sono sempre più numerose.
A fare le spese della “migliore qualificazione del servizio scolastico” sono stati in questi anni soprattutto i docenti precari occupati che nel 2006/2007 erano più di 152mila, mentre oggi sono solamente 114mila (25% in meno); e anche per il personale Ata il calo è consistente: si passa da 82mila a 74mila con una diminuzione del 10%.
E’ stata inviata oggi, 20 maggio, a tutte le Istituzioni scolastiche secondarie di primo e…
Il titolo di specializzazione sul sostegno di qualsiasi grado di istruzione, oltre ad essere un…
L’O.M. 55 del 22 marzo 2024 nel regolamentare gli esami di stato conclusivi del secondo…
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato l’ordinanza ministeriale 88 del 16 maggio 2024,…
Sul rapporto educativo tra adulti e adolescenti sono stati scritti migliaia di saggi, racconti, romanzi,…
Per i docenti è cruciale insegnare agli studenti l'uso responsabile di social e piattaforme. Questo…