Home Attualità Teoria del gender, cari genitori leggete il POF

Teoria del gender, cari genitori leggete il POF

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Mai come quest’anno è importantissimo leggere il POF della scuola dove si iscriverà o è già iscritto vostro figlio.

A sostenerlo è Nicola Incampo, responsabile Irc del sito CulturaCattolica.it e insegnante di religione cattolica nella scuola secondaria. “Io scarterei tutti quelle scuole che hanno progetti educativi come “Educazione alla effettività”, “Educazione sessuale”, “Omofobia”, “Superamento degli stereotipi”, “Relazione tra i generi”, perchè dentro questo progetti spesso si nasconde l’indottrinamento del gender”, sostiene l’esperto di religione cattolica,

Ma che cosa è veramente la teoria del gender? “Si tratta in realtà di una nuova filosofia della sessualità: “ Il sesso, secondo tale filosofia, non è più un dato originario della natura che l’uomo deve accettare e riempire personalmente di senso, bensì un ruolo sociale del quale si decide autonomamente, mentre finora era la società a decidervi … l’uomo contesta di avere una natura precostituita dalla sua corporeità, che caratterizza l’essere umano. nega la propria natura e decide che essa non gli è dato come fatto precostituito, ma è lui stesso a crearsela”, ci ha ricordato anche Benedetto XVI alla Curia Romana il 21 dicembre 2012.

L’ideologia di genere nella sua forma più radicale, considera il sesso biologico come una sorta di violenza contro la natura umana dalla quale l’uomo dovrebbe liberarsi, ma il rischio della ideologia del genere deriva essenzialmente dalla sua natura profondamente distruttiva sia contro la persona, sia contro le relazioni interpersonali, e quindi tutta la vita sociale.

“È il caso di ricordare – continua Incampo – che solo i genitori sono legittimati a concordare e condividere i contenuti di una genuina educazione alla affettività per i loro figli, naturalmente rispettandone la sensibilità nel contesto del valore della persona umana”.

 

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Il DPR 235/97 ha introdotto nella scuola italiana il Patto di corresponsabilità educativa. Nella nota ministeriale a commento del Patto (4/7/2008) si precisa che “al raggiungimento degli obiettivi della scuola è chiamata l’autonomia scolastica, che consente alle singole istituzioni scolastiche di programmare e condividere con gli studenti, con le famiglie, con le altre componenti scolastiche e le istituzioni del territorio, il percorso educativo da seguire per la crescita umana e civile dei giovani

“Ricordo che è un diritto di ogni genitore sapere chi svolgerà la lezione, i contenuti, chi ha autorizzato l’intervento, chi è il relatore e quali sono la basi scientifiche che garantiscono tale progetto”, continua Incampo. Che poi conclude il suo intervento con un appello ai genitori: “Non abbiate paura di fornire ai propri figli un adeguato supporto formativo e scientifico in base alla loro età così da proteggerli e prepararli a fronteggiare la teoria del gender”.

 

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