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Terremoto Toscana ed Emilia-Romagna, continua lo sciame sismico: una scuola sarà rasa al suolo, alcuni istituti ancora chiusi

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Lo sciame sismico che sta colpendo in questi giorni i territori della Toscana e dell’Emilia-Romagna continua. Come riportano i principali media, come La Stampa, nella notte tra ieri, 18 settembre, e oggi, hanno avuto luogo altre scosse di terremoto.

Altre scosse nella notte

La scossa più forte, di magnitudo 3.0, è stata registrata dall’Ingv alle 5.40 a 5 km a Marradi ad una profondità di 8 chilometri. In via precauzionale, in molti Comuni dell’area le scuole sono chiuse anche oggi, in attesa della conclusione dei rilievi alle strutture pubbliche e private.

Stamattina il sito dell’Ingv riporta che una scossa di magnitudo 2.3 è stata registrata alle 3:50 a 5 km a ovest della vicina Tredozio, in provincia di Forlì-Cesena (Emilia-Romagna). Poco più tardi, alle 5:14, una scossa di magnitudo 2.2 è stata registrata a 1 km a sud-ovest di Marradi.

Nella giornata di ieri, i vigili del fuoco del comando di Firenze hanno effettuato 65 interventi in Mugello (Firenze), nei territori dei comuni di Marradi, Palazzuolo sul Senio, Borgo San Lorenzo, Barberino di Mugello e Dicomano, a seguito del terremoto. Le verifiche, si spiega, sono state effettuate in strutture pubbliche, private ed ecclesiastiche.

Un territorio martoriato

La situazione è critica nel comune di Tredozio, in provincia di Forlì-Cesena, cittadina già danneggiata dall’alluvione dello scorso maggio. Ecco le parole della sua prima cittadina a ForlìToday: “La situazione è gravissima e complessa da risolvere. La scuola dovrà essere rasa al suolo e ricostruita. Questo è stato il verdetto degli ingegneri della Regione Emilia Romagna. Oltre al palazzo comunale anche le Poste sono state rese inagibili”.