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Tornano tutti sui banchi: venerdì 23 la cerimonia d’inaugurazione del nuovo anno

Si è completato il ritorno a scuola degli alunni e studenti italiani. All’appello mancavano soltanto gli iscritti negli istituti scolastici di Abruzzo, Basilicata ed Emilia Romagna: oggi anche per loro è suonata la prima campanella del 2011/2012. Nel volgere di una settimana sono tornati sui banchi di circa 9.500 istituti 7 milioni 830 mila alunni. In base ai dati ufficiali del Miur, gli iscritti risultano così suddivisi: 1 milione e 21 mila nella scuola dell’infanzia, oltre 2 milioni e mezzo nella primaria, 1,6 milioni nella secondaria di primo grado ed altri 2 milioni e mezzo frequenteranno le superiori. L’offerta formativa dell’istruzione scolastica italiana è garantita da circa 800mila insegnanti, di cui 30mila neo-assunti, coadiuvati da oltre 250mila amministrativi, tecnici ed ausiliari, nei cui profili sono stati immissioni in ruolo nei giorni scorsi in 36mila.
Anche quest’anno l’anno scolastico verrà celebrato al Quirinale: come preannunciato, la cerimonia d’inaugurazione si svolgerà venerdì 23 settembre, in diretta Rai, nella prestigiosa sede del Cortile d’Onore, alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (che sull’istruzione pubblica richiamerà sicuramente tutte le parti al rispetto del dettato costituzionale), del ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, e con la partecipazione di esponenti del mondo della cultura, dello sport e dello spettacolo.
Dopo le riforme dell’ultimo triennio di tutti i cicli scolastici, quello appena sarà un anno privo di particolari novità. A tenere banco saranno allora gli esiti dell’ennesima tornata di tagli agli organici ed alle risorse, ad iniziare dal Fis e dalle borse di studio, il caro libri, i rischi per le troppe strutture scolastiche fatiscenti. Il Miur ha tenuto a far sapere che verranno comunque introdotti gli Istituti tecnici superiori (Its), i corsi biennali di livello postsecondario, da svolgere dopo il diploma. Viale Trastevere ha inoltre comunicato che le famiglie degli alunni disabili potranno contare su una quota nazionale record di insegnanti di sostegno, pari ad oltre 94 mila docenti. Come dichiarato di recente dal ministro Gelmini, durante la conferenza d’inizio anno, “il dato è però destinato a crescere”. Questo perchè la quantità di specializzati sull’assistenza agli alunni disabili appare ancora inferiore alle esigenze. Anche per il 2011/2012, il Miur ha confermato il diktat contro le classi ghetto: la percentuale massima di alunni stranieri per classe potrà essere del 30%. Una disposizione, però, che non potrà essere applicata in tutti i casi: nei poli industriali (in particolare di Veneto, Emilia e Toscana) e nelle città (su tutte Torino, Milano e Roma) con un’alta densità di famiglie di origini non italiane la presenza di alunni stranieri sarà inevitabilmente alta. I numeri sugli alunni stranieri, del resto, sono evidenti: nell’ultimo decennio sono passati da 147mila ad oltre 700mila.
Scorrendo il calendario scolastico, per potere usufruire del primo `ponte gli studenti dovranno aspettare la festa d’Ognissanti, ma anche in questo caso le regioni hanno deliberato chiusure personalizzate, una parte si fermerà il 31 ottobre, un’altra mercoledì 2 novembre. Per quanto riguarda le vacanze di Natale, i più precoci saranno gli alunni del Molise, dove le lezioni si interromperanno il 22 dicembre. L’anno scolastico terminerà nella gran parte delle regioni – Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna Toscana, Trentino, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto – sabato 9 giugno 2012. Qualche giorno di scuola in più è previsto nelle regioni rimanenti: il 12 giugno suonerà l’ultima campanella in Sicilia, il giorno dopo, il 13 giugno, in Piemonte. Gli ultimi a lasciare i banchi, sabato 16 giugno, saranno gli alunni della Basilicata e del Trentino Adige.
Già fissate anche le date degli esami finali: i circa 600mila alunni di terza media risponderanno ai test Invalsi, uguali per tutti, il 18 giugno 2012; due giorni dopo, il 20 giugno, mezzo milione di maturandi saranno chiamati a svolgere il canonico tema d’italiano, la prima delle tre prove scritte.

Alessandro Giuliani

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