
Domani, 20 gennaio, Donald Trump, il Tycoon (dal giapponese taikun composto da “ta”, grande, e “chun”, dominatore) sarà incoronato 47° presidente degli Stati Uniti d’America. In pratica da domani sarà l’uomo più potente del pianeta. Acanto a lui, insieme a personaggi di grande impatto finanziario e politico nel mondo, anche la nostra presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
È la seconda volta che Trump giura come presidente degli Usa per rispettarne Costituzione, libertà, democrazia, diritti. Dirà infatti: “Giuro solennemente che eseguirò fedelmente l’ufficio di Presidente degli Stati Uniti e che, al meglio delle mie capacità, preserverò, proteggerò e difenderò la Costituzione degli Stati Uniti”.
I ogni caso, giurano per altro conto i vari giornalisti inviati a Washington, che sarà una giornata di festa, in cui la nazione si riscopre unita dopo il voto.
Alla “inauguration day” sarebbero attese circa 200mila persone tra i sostenitori di Trump, molti cittadini comuni e le autorità provenienti da tutto il mondo.
La cerimonia prevede che i membri del Joint Congressional Committee on Inaugural Ceremonies, il comitato speciale istituito per le cerimonie inaugurali, scortino alla Casa Bianca il presidente eletto, il vicepresidente eletto e i rispettivi coniugi, dove avviene l’incontro con il presidente uscente.
Donald e Melania Trump, prima di questo evento, reciteranno una preghiera alla St John’s Episcopal Church di Washington e poi andranno poi alla Casa Bianca, dove è in programma un tè con Joe Biden e la moglie Jill.
Terminato l’incontro, inizierà una parata che vedrà insieme Joe Biden, Donald Trump e il suo vicepresidente J.D. Vance, con i rispettivi coniugi, che si concluderà al Campidoglio. La presenza contemporanea del presidente uscente e di quello entrante è una consuetudine che proprio di recente era venuta meno, interrotta , in 150 anni, proprio da Donald Trump.
Una volta arrivati al Campidoglio, inizierà la cerimonia d’insediamento vera e propria, che vedrà numerosi invitati eccellenti. Tra questi ci saranno l’ex presidente Barack Obama, Bill Clinton e George W. Bush, Kamala Harris. Tra gli altri ospiti spiccano, Elon Musk, che ricoprirà un incarico nella nuova amministrazione Trump, ma anche il Ceo di Meta, Mark Zuckerberg, e il fondatore di Amazon Jeff Bezos.
Col Tycoon anche Linda McMahon la settantaseienne miliardaria, scelta dal presidente come trumche vale per Ministro dell’istruzione. Sembra che le sue intenzioni siano abbastanza forti, visto che in campagna elettorale ha promesso di lasciare ai singoli stati la gestione delle scuole, come in qualche modo potrebbe avvenire con l’autonomia differenziata di Calderoli in Italia.
Trump ha infatti già dichiarato: “Rimanderemo l’istruzione agli Stati. Linda ha decenni di esperienza di leadership, una profonda conoscenza di istruzione e impresa, aiuterà la prossima generazione di studenti e lavoratori americani. Combatterà instancabilmente” per consentire ai genitori le scelte migliori e per “fare dell’America il numero uno al mondo nel campo dell’istruzione”.