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Un rientro in classe da non dimenticare: l’accoglienza degli alunni è fatta con l’inno Maori, come nel rugby

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Come pianificare il rientro in classe degli studenti? Cosa fare il primo giorno di scuola? Quale può essere un’idea originale e significativa per un ritorno in aula indimenticabile? Il primo giorno di scuola – si sa – non è un giorno come tutti gli altri, è un momento chiave dell’anno scolastico sia per gli studenti che per i docenti, e l’accoglienza non può essere lasciata al caso, ma studiata sul profilo pedagogico. Lo sanno bene le insegnanti e gli insegnanti della Scuola Primaria “G.Rodari” di Capannoli (Pisa) che hanno scelto di aprire l’anno scolastico in una modalità che può o meno piacere ma che di certo gli alunni avranno trovato estremamente emozionante.

“Nel volervi accogliere con l’allegria che ci contraddistingue, ma anche in modo originale, abbiamo pensato a un rituale conosciuto soprattutto nel mondo del rugby, ma rivisitando il testo del loro inno propiziatorio di inizio partita in chiave scolastica“. Queste le parole delle maestre e custodi della Rodari.

Un’iniziativa augurale che ha coinvolto anche la Dirigente Marzia Canali, che, insieme al gruppo docenti, si è prestata a mettersi in gioco in una performance quasi danzante, anticamente usata per preparare i guerrieri per la battaglia, presto trasformata in chiave sportiva, e in questi giorni riadattata al contesto scolastico.

“Vogliamo fortemente rimarcare la connotazione moderna dell’inno – commentano le insegnanti – auspicando che la pace possa regnare in ogni nazione, poiché come ci ha insegnato la grande Margherita Hack Tutti noi abbiamo un’origine comune, siamo tutti figli dell’evoluzione dell’universo, dell’evoluzione delle stelle, e quindi siamo davvero tutti fratelli.”

“Dedicheremo a Margherita Hack, cadendo proprio questa estate il centesimo anno dalla sua nascita, il nostro primo periodo scolastico – concludono – e in seguito approfondiremo la conoscenza e lo studio della storia di tante altre donne, famose e meno famose, che hanno dato grandi contributi in ogni ambito: letterario, artistico, scientifico ecc.  Ed ora siamo pronti ad iniziare il nuovo anno con tutte le nostre stelle luminose e a lavorare per realizzare i nostri sogni didattici e non solo!”

TESTO INNO MAORI RIADATTATO 

Preparatevi!

In posizione!

Batti le mani contro le cosce e pesta i piedi più forte che puoi.

È la scuola, è la scuolache insegna la vita!

È la scuola, è la scuolache insegna la vita!

Questo è l’uomo dai lunghi capelli, colui che ha fatto splendere il sole su di me.

Ancora un anno, ancora un anno, un altro fino alla quinta, un’altra avventura ci aspetta.

Alzati!

Un’iniziativa, quella dell’istituto di Capannoli, che ci sembra coinvolgente e coraggiosa, e che ancora una volta ci conferma che la scuola primaria, con i suoi insegnanti specificamente formati sul fronte pedagogico-didattico, ha una marcia in più rispetto a quei gradi di scuola rappresentati da docenti magari preparatissimi sul piano disciplinare ma poco avvezzi alla riflessione pedagogica.