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Un sussidiario bello d’aspetto e ricco di contenuti

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Il sussidiario è il primo libro di studio con cui gli alunni vengono in contatto: dunque è importante che abbia un aspetto gradevole e proponga testi utili e interessanti.
Illustrazioni, fotografie, tabelle, schemi e disegni devono non solo arricchire il testo ma diventare essi stessi materiale di studio e ricerca.  
Le pagine dedicate alla storia sono in genere una sorta di carta di presentazione del sussidiario: devono essere scritte in modo chiaro e semplice, ma al tempo stesso devono proporre una ricostruzione seria e rigorosa degli avvenimenti del passato. Questa parte del libro deve non tanto proporre un “racconto” più o meno affascinante o divertente, quanto piuttosto introdurre gli annui al metodo della ricerca proponendo documenti storici originali, repertori iconografici sulle manifestazioni artistiche del passato e dati demografici.
Le pagine di geografia dovrebbero servire non solo a far conoscere meglio agli alunni l’Italia e gli altri Paesi del mondo, ma anche a far apprendere l’uso di strumenti di ricerca come tavole statistiche, carte tematiche, cartine politiche o fisiche.
Questo capitolo del sussidiario dovrebbe insomma contenere testi brevi ed essenziali, ma molti dati e materiali di indagine.
E le pagine di scienze ?
Anche in questo caso ai testi descrittivi vanno preferite le proposte operative; un buon testo di scienze – almeno a livello di scuola elementare – deve suggerire percorsi di ricerca e stimolare lo spirito di scoperta più che fornire “spiegazioni” dei fenomeni naturali: lo sviluppo scientifico e tecnologico dell’ultimo secolo ha messo in evidenza come la ricerca scientifica debba essere interpretata non già come “scoperta” di una improbabile “verità” ma piuttosto come continua autocorrezione di teorie e modelli esplicativi. Ma per “fare scienze” nella scuola elementare è indispensabile che l’alunno possa osservare, manipolare, provare, proporre ipotesi, sperimentare: solo il mondo reale può servire a questo scopo; un libro di testo – per quanto buono – non potrà sostituirsi all’esperienza concreta ma potrebbe – per esempio – fornire utili indicazioni su come allestire un piccolo laboratorio e sugli esperimenti da realizzare.
Anche per la matematica dovrebbe valere una regola analoga: poche regole, molti esempi ed esercizi in abbondanza. Non sarebbe male se il testo proponesse anche qualche lettura su aspetti storici delle scienze esatte in modo da far comprendere agli alunni che anche la matematica è frutto della ricerca e della scoperta.
E non dimentichiamo che il sussidiario deve dedicare anche alcune pagine agli studi sociali e all’educazione civica che aiutino i ragazzi a costruire quel senso della cittadinanza senza il quale la formazione di base non può dirsi completa.