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Una Nessuna Centomila, Fiorella Mannoia: “Chiediamo aiuto alla cultura per sostenere un progetto che vada nelle scuole”

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Ieri e sabato scorso, all’arena di Verona, come riporta SkyTg24, si sono tenute le due grandi serate musicali organizzate da “Una nessuna centomila”, la fondazione che ha lo scopo di  raccogliere proventi destinati ai centri contro la violenza sulle donne. La presidente onoraria è, com’è noto, la cantante Fiorella Mannoia.

Una Nessuna Centomila, gli ospiti

L’evento, che verrà trasmesso in differita su Rai1 mercoledì 8 maggio, ha visto la partecipazione delle più celebri star musicali italiane: presenti, tra gli altri, Mahmood, Elodie, Tananai, Giorgia, Alessandra Amoroso, Emma, Francesca Michielin.

“Chiediamo aiuto alla cultura e alla musica per far veicolare il motivo per cui siamo qua, contro la violenza sulle donne. E anche per sostenere un progetto che vada nelle scuole”, ha detto Mannoia all’Ansa. La cantante si riferisce a un progetto nazionale dedicato a ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di primo grado.

Cuore dell’iniziativa, che coinvolge 20 istituti distribuiti sul territorio nazionale, un progetto incentrato sul ruolo dell’arte come linguaggio in grado di aprire una riflessione sui temi legati alla violenza di genere, compresi gli stereotipi esistenti, che possa stimolare il racconto emotivo, il pensiero critico e la gestione delle relazioni. 

Una Nessuna Centomila, l’obiettivo del progetto per le scuole

“Siamo convinte – ha detto Giulia Minoli, presidente della Fondazione – che prendersi carico dei preadolescenti, fascia in età fragile sempre più complessa, ed offrire non solo a loro, ma anche ai loro insegnanti, nuovi strumenti, sia fondamentale per andare incontro alle esigenze di ragazzi e ragazze sempre più smarriti, soprattutto nel rapporto con il proprio corpo e sessualità. Troppo spesso i giovani si rivolgono al web per cercare delle risposte, ma il più delle volte quelle che trovano qui sono risposte sbagliate, come emerge chiaramente dai dati sulla pornografia online. La scuola e l’aiuto delle nostre formatrici possono aiutare ragazzi e ragazze in un percorso utile a non cadere vittime di situazioni pericolose, di messaggi dannosi”.