Tempi duri per chi ama la serietà a scuola. Fra i vari problemi di difficile soluzione ce n’è uno per cui dobbiamo ringraziare le nuove tecnologie: l’indebito utilizzo del telefonino in classe durante le lezioni. Non c’è verso di debellare questa piaga!
Eppure un sistema ci sarebbe, ma bisognerebbe avere molto coraggio per applicarlo: ogni volta che uno studente viene sorpreso a smanettare sullo smartphone mentre c’è lezione il voto di condotta andrebbe abbassato di un punto. Quando si arriva al “5” scatterebbero bocciatura ed espulsione.
Misure draconiane? Sì, qualcuno ovviamente si affretterebbe a definirle repressive, dittatoriali, fasciste. Quale dirigente scolastico avrebbe il coraggio di applicarle? Eppure secondo me servirebbero, oh se servirebbero! Se non altro permetterebbero di depurare la scuola da elementi che ci vanno per fare tutto meno che studiare.
Mi rendo conto benissimo che la mia è fantascuola: qui in occidente – non solo in Italia – un livello di serietà simile è impensabile. Eppure in certe parti del mondo – p.es. Cina, Taiwan, Corea, Giappone – funziona così e, guarda caso, questi Paesi vantano gli studenti più preparati.
Per fortuna mi manca poco alla pensione. E – credetemi – non sono l’unico insegnante che ragiona così.
Daniele Orla
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