Home Attualità Vaccini, Crisanti: “Ragazzi devono farli, ma i criteri di sicurezza siano elevati”

Vaccini, Crisanti: “Ragazzi devono farli, ma i criteri di sicurezza siano elevati”

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Dopo l’ok da parte dell’Aifa alla somministrazione del vaccino Pfizer ai 12-15enni, ci si prepara ad una nuova campagna dedicata ai giovani in vista del nuovo anno scolastico. Sull’argomento è intervenuto a SkyTg24 il microbiologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti.

“I ragazzi devono vaccinarsi perchè se non si vaccinano i ragazzi -spiega il professore – non raggiungiamo l’immunità di gregge. Ci sono diversi modelli che dicono che senza coinvolgere i giovani sotto i 18 anni non si raggiunge l’immunità di gregge. Questo pone un problema di carattere etico importante. I ragazzi se si ammalano, hanno una malattia leggerissima, non ci sono stati decessi sotto i 18 anni in questa pandemia quindi i criteri di sicurezza devono essere particolarmente elevati”.

Crisanti affronta poi il tema delle varianti: “La variante indiana ha una maggiore trasmissibilità di quella inglese e dunque aumenta la percentuale di vaccinati necessaria per raggiungere l’immunità di gregge. Gli anticorpi stimolati dai vaccini attuali sono sufficienti per neutralizzarla”.

“La pandemia finirà quando avremo sviluppato un vaccino adatto ai Paesi poveri – spiega il microbiologo – per quanto riguarda le mascherine credo che a luglio all’aperto, con un gran numero di vaccinati potremo levarle. Se si dimostrerà che la vaccinazione durerà almeno un anno, a ottobre-novembre le toglieremo completamente”.

Il professore legge così in casi in diminuzione: “Ci sono 25 milioni di vaccinati e 14 milioni di guariti e questo fa una massa che blocca la diffusione del virus. Determinati comportamenti sono più sicuri di qualche mese fa ma il virus non è scomparso”.