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Valditara: nelle scuole non si riesce mai a concludere il programma di storia, specie quello riguardante gli eventi contemporanei

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Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, oggi 9 novembre, è intervenuto nell’incontro formativo organizzato dalla Tecnica della Scuola per celebrare con gli studenti e le studentesse la Giornata della libertà, in ricordo della caduta del muro di Berlino.

Valditara ai nostri microfoni, ha riservato delle parole agli studenti collegati: “Ricordo quella sera con commozione, guardavo le immagini alla televisione, immagini straordinarie, ricordo giovani come voi che si riversavano sulle piazze di Berlino Ovest. Il muro era stato appena abbattuto, si era creato un varco e c’era a Berlino la gioia della libertà ritrovata. Credo sia importante discutere di quel giorno e di ciò che quell’evento ha rappresentato e continua a rappresentare; di quello che è stato il Comunismo e il blocco sovietico. Purtroppo spesso nell’attività didattica non si riesce a concludere il programma di storia e non si riescono a toccare gli eventi della storia contemporanea e gli eventi in particolare di quegli anni“.

Un tema reale, quest’ultimo, posto dal ministro, se consideriamo che a due settimane dal termine dell’anno scolastico spesso i maturandi, ad esempio, stanno ancora studiando le vicende storiche delle Grande Guerra. Anzi, una parte di loro deve ancora iniziarle.

“Il Parlamento ha dedicato questa Giornata alla Libertà – ha continuato il ministro – perché la libertà è il valore che identifica l’Occidente; un valore che per la nostra civiltà occidentale è fondamentale, già dall’età di Cicerone. Si tratta di una costante della storia dell’Occidente, seppur con periodi bui, con secoli bui, con molte cadute. C’è una costante nel riemergere, nel far affermare questo valore. Di fronte all’utopia del Comunismo che ha illuso molti giovani che hanno creduto nella giustizia e che tuttavia nelle sue formule concrete ha sempre rappresentato distruzione dei diritti civili, miseria, milioni di morti. Dobbiamo ragionare su che cosa sono state le dittature e su cosa rappresenta oggi la liberal democrazia, certamente una forma imperfetta”.

“Come diceva Churchill non c’è miglior sistema della democrazia che rispetti i diritti dell’individuo, che ci garantisce di essere Persone con la P maiuscola. Il nostro Costituente ha inserito la libertà tra i cardini del nostro ordinamento. Credo che sia importante che nelle classi si sviluppi un dibattito sulla storia e sull’attualità”.

“Non voglio dare indicazioni cogenti – ha concluso Giuseppe Valditara prima di congedarsi dagli studenti – ma è giusto che un ministro indichi i temi che meritano di essere approfonditi, in un dibattito che deve arricchire ognuno di voi”.