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Vieta lettura di Harry Potter: in Inghilterra maestra costretta a licenziarsi

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Anche al di fuori dall’Italia si discute di religione: nulla a che vedere però con la richiesta di crediti e di equiparazione alle altre materie curricolari formulata dalla associazioni e avallata dal nostro ministero della Pubblica Istruzione. 
Le notizie che arrivano dall’Inghilterra parlano, invece, di un’insegnante elementare finita in tribunale perché accusata di voler imporre il proprio credo religioso proibendo tassativamente ad un’alunna di soli sette anni di leggere uno dei libri Harry Potter.
La maestra, Sariya Allan di 47 anni, si sarebbe giustificata sostenendo di non occuparsi di stregoneria”. Al giudice ha spiegato di non credere “che possa esistere qualcosa come la magia bianca, dato che la Sacra Bibbia condanna esplicitamente alcune delle pratiche contenute nei libri; come me, molti altri cristiani ritengono tali libri sconvenienti”. L’insegnante ha però anche ammesso di avere dei problemi con Harry Potter, “dato che la stessa JK Rowling (l’autrice della riuscitissima saga) ha dichiarato di essere una strega e che gli incantesimi contenuti nei libri sono veri”.
Il risultato è che la mamma della bambina a cui è stata negata la lettura del libro ha denunciato la maestra chiedendo al giudice una ingente somma per i danni psicologici e morali subiti, equivalente a 75 mila euro. Ed anche la direzione della scuola non l’ha presa bene mettendo in atti seri provvedimenti disciplinari. 
In attesa della sentenza, la maestra Allan ha preferito licenziarsi. Dileguandosi dalla scuola, come in un incantesimo…