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Visitattiva: per una metodologia di gita scolastica interattiva

L’esperienza del Fai, Fondo ambiente italiano, dimostra che i ragazzi possono imparare e soprattutto sviluppare atteggiamenti di amore e responsabilità verso ciò che li circonda, se saputi coinvolgere come protagonisti del proprio percorso di conoscenza e di crescita, proponendo loro non conoscenze preconfezionate, ma occasioni di ricerca e di scoperta.

 
Questi principi vengono praticati attraverso la Pedagogia della Scoperta.
L’avvio ideale è sempre l’osservazione diretta, organizzata a gruppi, su alcuni aspetti del bene; questo primo momento stimola il sorgere di domande e curiosità che possono trovare risposta solo attraverso un’adeguata documentazione.
Il passo successivo è conoscere: è il momento distudiare e scoprire, prima il generale e poi il particolare attraverso la documentazione che viene fornita ad ogni gruppo. I partecipanti rispondono alle domande, collaborano con gli altri alla soluzione dei problemi e esprimono le loro opinioni senza sentirsi in alcun modo giudicati.
Il terzo passo consiste nel comunicare: ogni gruppo condivide con il resto della classe quanto scoperto, secondo la metodologia dell’educazione tra pari.
Con questo approccio alla visita, il ruolo dell’educatore museale viene ribaltato: non fornisce infatti risposte preconfezionate, ma deve diventare un ”facilitatore” soprattutto nella fase iniziale, per orientare e coordinare le ricerche e aiutare i gruppi a consultare la documentazione fornita. Solo nel momento di condivisione delle informazioni fornisce spiegazioni e chiarimenti, integra, corregge, fa emergere gli aspetti che ciascun gruppo ha scoperto.
La visita, attuata in forma cooperativa e con l’assunzione di specifici compiti, diventa così un’esperienza coinvolgente, in grado di innescare processi di rispetto dei beni della comunità, primo passo per lo sviluppo di cittadini più disposti a collaborare alla gestione delle cose pubbliche che in ultima analisi è uno dei traguardi per un’educazione alla cittadinanza attiva e responsabile.
Redazione

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