Gli studenti così denunciano l’episodio accaduto nella mattina del 6 marzo.
“Quanto è accaduto dimostra che anni di tagli, assenza di manutenzione e interventi mirati, danno come risultato casi come questo: dalle crepe nei muri ai tetti che volano, e i fondi stanziati dal Governo per l’edilizia scolastica sono insufficienti.
I tre piani del Governo sull’edilizia: “Scuole Belle”, “Scuole Sicure” e “Scuole Nuove” che avevano sbloccato, nel complesso, finanziamenti per un totale di 1 miliardo e 94 milioni di euro da destinare all’edilizia che non sono stati in grado di modificare lo stato degli edifici scolastici, per i quali sarebbe necessario un piano straordinario da 13 miliardi di Euro per la sola messa in sicurezza delle scuole italiane.
Alla provincia chiediamo d’intervenire tempestivamente per mettere in sicurezza lo stabile e di mettere a disposizione un locale alternativo dove svolgere al sicuro educazione fisica”.
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