In Gazzetta Ufficiale è arrivata l’Ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza che determina e regolamenta (a partire da lunedì 11 gennaio) le aree di rischio del Paese, come segue:
Restano in vigore le restrizioni previste dal decreto-legge 5 gennaio 2021, n. 1.
Vista la chiusura di quasi tutte le scuole superiori del Paese e di qualche scuola del primo ciclo (VAI ALLA TABELLA), fatta eccezione per le scuole di Trento e Bolzano di ogni ordine e grado, che sono già tornate in presenza lo scorso 7 gennaio, l’impressione è che si tratti comunque di fasce rafforzate su iniziativa dei Governatori di regione che nella maggioranza dei casi hanno fatto scelte di maggiore rigore rispetto a quanto indicato dal Ministero dell’Istruzione.
Infatti laddove il Ministero dell’istruzione aveva indicato che i ragazzi delle scuole superiori potessero tornare in classe a partire dall’11 gennaio, sebbene in quote variabili, parte inDaD dunque parte in presenza, molte regioni non lo hanno reputato possibile.
Questione che rende sempre più urgente il vaccino (in tempi brevi) anche per il personale scolastico e per gli studenti. Una scelta strategica che potrebbe normalizzare un anno scolastico che continua ad essere eccezionale in negativo come la conclusione dell’anno scolastico passato.
Nei fatti una modifica del piano vaccinale potrebbe significare anticipare ad aprile le vaccinazioni della scuola, inserendo studenti e docenti subito dopo gli anziani over 80, ma prima dei 60-70enni.
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