Home Archivio storico 1998-2013 Generico I librai chiedono sgravi fiscali per i testi acquistati dagli studenti

I librai chiedono sgravi fiscali per i testi acquistati dagli studenti

CONDIVIDI
Detrazioni fiscali per la spesa di libri utili all’istruzione e la formazione dei giovani: è quello che chiede l’Associazione librai italiani, rappresentante sindacale di tutte le librerie italiane, attraverso una raccolta firme alla quale invita ad aderire tutti i cittadini, ad iniziare dalle associazioni dei consumatori a quelle degli insegnanti e dei genitori.
A sostenere l’iniziativa dell’Ali, aderente a Confcommercio ed unico referente per la categoria di librai presso i vertici istituzionali, è il suo Presidente Paolo Pisanti: “l’Italia è una nazione ferma e ingessata –sostiene Pisanti -, incapace di generare crescita e sviluppo. Partire dalla formazione e dai giovani ci sembra l’unico modo per dare un futuro migliore del presente e più roseo al nostro Paese”. Per questi motivi riuscire a calmierare la spesa per i testi sgravando le famiglie da una parte della spesa è principalmente viene reputata dal Presidente dell’associazione prima di tutto “una battaglia di grande civiltà “.
Lo sgravio fiscali richiesto è equivalente a quello già adottato nel nostro paese per le spese mediche, quindi pari al 19% del costo sostenuto per ogni testo acquistato per la formazione e l’istruzione dei giovani.
“La spesa in testi scolastici per l’istruzione e la formazione dei giovani sostenuta oggi dalle famiglie – aggiunge Pisanti – non va a beneficio solo dei propri figli, ma ha ricadute positive per l’intera collettività in termini di crescita culturale e sociale. Maggior ricchezza e benessere sociale risiedono, infatti, laddove c’è una maggiore preparazione culturale e professionale della popolazione”.
Una forma di detrazione fiscale, seppure limitata, è stata adottata nella Finanziaria di fine 2007, ma solo per gli insegnanti: ogni docente (anche non di ruolo purché annuale) può ottenere un rimborso massimo di 95 euro a cospetto di 500 euro spesi per acquistare libri, ma in questo massimale rientra anche la spesa per cd riguardanti la propria materia d’insegnamento e le spese sostenute per corsi formativi non necessariamente universitari. Forme di sostegno per l’acquisto di testi scolastici (da richiedere però direttamente tramite le segreterie degli istituti d’istruzione) sono previste anche per studenti, ma solo se appartenenti a famiglie in difficoltà economiche.