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Appalti pulizie nelle scuola, i 22mila dipendenti vanno in cassa integrazione

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I 22mila lavoratori del settore degli appalti delle pulizie a scuola andranno in cassa integrazione: lo dice Filcams Cgil, comunicando l’esito d’un incontro al ministero del Lavoro.

Con tale accordo, spiega il sindacato, sarà garantita la cassa integrazione a partire dal 1 luglio 2015, dopo richiesta delle aziende, per i lavoratori in precedenza sospesi dal lavoro e dalla retribuzione a causa della mancata assegnazione delle risorse da parte del Miur.

“Siamo soddisfatti di aver individuato una soluzione, per risolvere la difficile vertenza delle lavoratrici e dei lavoratori occupati negli appalti di pulizia e decoro delle scuole, impegnati nel progetto di riqualificazione delle strutture scolastiche Scuole Belle” è il commento di Elisa Camellini segreteria nazionale della Filcams Cgil nazionale.

Il governo si è impegnato a convocare entro il 2015 un tavolo di verifica per esaminare le problematiche sociali e occupazionali delle lavoratrici e dei lavoratori cosiddetti Ex Lsu e Appalti storici. “Sarà tra le nostre priorità – conclude Camellini – seguire il percorso per concretizzare un futuro a questi lavoratori, che svolgono un`attività indispensabile per la nostra società. È necessario sviluppare un progetto concreto a lunga scadenza”.

 

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