Home Attualità M5S denuncia lo stato di privatizzazione della scuola pubblica

M5S denuncia lo stato di privatizzazione della scuola pubblica

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Arriva in Parlamento il caso di una presunta decisione illegittima che sarebbe stata presa dall’Istituto comprensivo Casier di Treviso.

A denunciare l’accaduto sono i Parlamentari del Movimento 5 Stelle, che ritengono illegittima l’iniziativa “Yamaha musica e scuola”, tenutasi presso la suddetta scuola, perché si è svolta in orario curriculare.

In partica, durante le ore di scuola curricolare al Casier si sono svolti dei concerti di chiusura del progetto Yamaha, consentendo a una azienda privata dal marchio noto in tutto il mondo di occupare spazi temporali riservati all’istruzione pubblica, come nel caso del concerto offerto da Yamaha durante le ore di lezione.

 

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Ecco il commento dei Parlamentari 5 Stelle dopo la risposta del sottosegretario al Miur Toccafondi, a una interrogazione parlamentare sulla questione presentata dall’on. Gianluca Vacca: “Toccafondi ha giustificato l’accaduto in modo puerile, dichiarando che tale decisione era stata presa dal collegio dei docenti. Peccato che la legge vieti questa possibilità e al ministero spetterebbe il compito di far rispettare le regole ai suoi dipendenti, non di prendere atto di quanto accade allargando le braccia. Non bastasse, tale corso privato, che i genitori hanno dovuto pagare, è stato anche utilizzato dagli insegnanti per la valutazione degli studenti nella disciplina musicale. Casi come questo creano un vero e proprio mercato delle discipline appaltate ai privati, che causa un cortocircuito nella scuola pubblica. Quando, infine, il ministero ha giustificato l’accaduto ricordando che l’adesione al corso era stata alta e che la risposta da parte dei genitori al questionario di gradimento risultava essere positiva, si è sfiorato il ridicolo. O la legge è legge, oppure siamo in una giungla nella quale ciascuno fa quello che vuole, purché l’iniziativa risulti gradita. Procedendo di questo passo finiremo con l’appaltare direttamente gli orari di lezione ad aziende e multinazionali, così che possano promuovere i loro prodotti? Questa non è una fantasia: l’indirizzo che il ministero dell’Istruzione e il Governo stanno dando è esattamente questo”.

Il caso sollevato dai Parlamentari 5 Stelle, per la verità, non riguarda solamente la scuola Casier, Treviso e il Veneto, ma è molto più diffuso di quanto si possa pensare. Ci sono casi di dirigenti scolastici di Istituti comprensivi che per compiacere i dirigenti delle scuole secondarie di II grado, in periodo di orientamento, distolgono intere classi dalle ore di lezione curricolare per recarsi con pulmini privati a visitare le scuole in cui dovranno iscriversi. Anche questo è un comportamento illegittimo, in quanto i ragazzi hanno il diritto, riconosciuto dalla legge, di svolgere il monte orario di lezione per intero e solo il Consiglio di classe può programmare uscite didattiche attinenti al percorso di studio della classe.

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