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Tutti dalla parte del professor Rho: non si può essere licenziati per futili motivi!

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Dopo gli studenti, anche la Provincia si schiera accanto al professor Stefano Rho, licenziato perché nel 2005 era stato sorpreso a fare pipì dietro ad un cespuglio.

Il 9 febbraio, il Consiglio provinciale di Bergamo ha approvato una mozione in tal senso, chiedendo un intervento urgente del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

“Il Consiglio Provinciale, dopo le sollecitazioni degli studenti, ha approvato la mozione di solidarietà con il prof Rho e ha invitato con forza le istituzioni competenti a risolvere in fretta la questione”, ha detto il presidente Matteo Rossi.

 

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Nella mozione si chiede che la Provincia di Bergamo, “nella persona del presidente, si attivi immediatamente per chiedere la revoca del provvedimento di licenziamento in quanto sproporzionato alle contestazioni mosse e per chiedere al presidente della Repubblica Sergio Mattarella un intervento urgente in merito”.

Inoltre il Consiglio chiede “di sollecitare il presidente del Consiglio, i ministri dell’Istruzione e della Giustizia e tutti i parlamentari affinché legiferino per evitare altre situazioni simili” nella consapevolezza che “tali atti gettano discredito verso le istituzioni pubbliche”.

Ricordiamo che la Flc-Cgil di Bergamo ha fatto sapere che il fenomeno dei licenziamenti operati dagli Usr e dovuti alle dichiarazioni “false” presentate a seguito dei documenti di “rito” presentati a seguito dell’immissione in ruolo, sarebbe più vasto di quanto si pensi: solo nell’area del bergamasco, negli ultimi mesi il sindacato ha contato una ventina di casi. Diversi dei quali sarebbero legati a procedimenti dovuti a futili motivi. Come è accaduto al professor Rho.

 

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