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Dispersione dei minori extracomunitari: il Veneto cerca le scuole capofila

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L’Ufficio scolastico regionale del Veneto, mettendo a disposizione circa 600 mila euro, cerca sette scuole capofila per realizzare progetti destinati al “recupero” dei minori extracomunitari a rischio dispersione scolastica.

Ogni scuola capofila dovrà mettere in rete una serie di istituzioni scolastiche, chiamate a partecipare tutte al progetto di inclusione sociale dei minori che dovrà prevedere laboratori per l’insegnamento dell’italiano come seconda lingua (L2) fuori dall’orario scolastico, corsi di recupero riservati sempre agli alunni extracomunitari e Laboratori di teatro finalizzati all’educazione interculturale, al contrasto delle discriminazioni e alla prevenzione della dispersione scolastica. Sono previste anche ore di formazione e informazione riservate ai genitori degli alunni coinvolti nei laboratori. Oggetto degli incontri saranno l’accoglienza, l’intercultura e la comunicazione scuola/famiglia.

 

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L’Usr del Veneto, con una circolare inviata a tutti i dirigenti scolastici del suo territorio, invita le scuole a presentare la propria candidatura entro il prossimo 7 luglio. Non potrà essere selezionata, comunque, più di una scuola capofila per provincia. La spesa prevedibile per ogni progetto si aggira sui 100mila euro per le provincie di Padova, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza, e 50mila euro, invece, per le provincie di Belluno e Rovigo.

L’Usr richiede soprattutto che la scuola capofila abbia una disponibilità finanziaria tale da anticipare le spese di realizzazione dei laboratori, a partire dagli incarichi per il personale scolastico, alle prestazioni degli esperti esterni.

Il budget dei progetti, in particolare, dovrà prevedere per ciascuna provincia: 45 laboratori di italiano (22 per Belluno e Rovigo) da realizzare con i docenti interni alle scuole della rete (i laboratori prevedono due lezioni alla settimana, della durata di tre ore ciascuna, per 12 settimane); 4 laboratori teatrali realizzati da esperti esterni (2 per Belluno e Rovigo); un incontro formativo e informativo con le famiglie per ognuna delle sette province.

Le scuole che decideranno di presentare la propria candidatura nella domanda dovranno indicare nel dettaglio tutti gli istituti che entreranno a far parte della rete e il numero. Nel caso si candidi più di una scuola capofila per provincia, la selezione verrà fatta secondo il criterio del maggior numero di alunni extracomunitari coinvolti nel progetto.