Home Alunni A scuola con l’intelligenza artificiale: piccoli scienziati crescono

A scuola con l’intelligenza artificiale: piccoli scienziati crescono

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Hanno tutti tra i 15 e i 17 anni ed hanno inventato delle applicazioni di intelligenza artificiale partendo da problemi reali sul comportamento.

Selezionati nell’ambito del programma “Ambizione Italia per la scuola”, promosso da Fondazione Mondo Digitale in collaborazione con Microsoft, questi ragazzi hanno sviluppato dei prototipi in grado di rispondere ad esigenze reali di comportamento ed analisi quali ad esempio capire come nascono dei fraintendimenti nella comunicazione interpersonale o capire se le nostre abitudini giornaliere sono corrette.

Selene, Maria Teresa, Maria Giulia, Carolina, Francesco e Valentina, solo loro i ragazzi vincitorie frequentano le scuole IIS Marconi di Civitavecchia, il Da Vinci di Poggiomarino e il Majorana di Brindisi le tre scuole selezionati tra i 37 hub che stanno sperimentando in tutta Italia il programma di intelligenza artificiale.

Il percorso formativo che ha visto la partecipazione al momento di ben 12 mila studenti e docenti, prevede sia corsi in presenza con laboratori interattivi che on line, a regime coprirà un totale di 250 mila giovani e fino a 20 mila insegnanti consentendo ai discenti di scoprire come le nuove tecnologie stanno rivoluzionando la vita di tutti i giorni sia personale che lavorativa.

In occasione del Microsoft Innovation Summit all’Università Bocconi di Milano svoltosi il 30 maggio, sono stati presentati i primi risultati e soprattutto i prototipi realizzati da questi team.

Come possiamo interpretare correttamente sentimenti ed emozioni? Ecco che arriva in nostro aiuto PAblobot, un robot pittore in grado di realizzare disegni e dipinti, cercando di interpretare i sentimenti e le emozioni di chi hai di fronte. Se sei triste userà colori freddi e poche linee, se invece sentirà emozioni positive allora disegnerà immagini molto belle e con colori vivaci. Il progetto è stato pensato per offrire un supporto ai bambini con disturbo dello spettro autistico.

Quante volte nascono incomprensioni tra due persone che stanno parlando? Problema risolto grazie agli studenti di Civitavecchia e Brindisi che hanno inventato Easy Talk; un dispositivo portatile dotato di un piccolo schermo a colori, un microfono, un altoparlante e due telecamere in grado di “ascoltare” la conversazione e di interpretare lo stato emotivo di chi sta parlando. In caso di fraintendimento entra in azione per facilitare la comunicazione e risolvere di conseguenza l’equivoco. Decisivo nel gruppo di lavoro dei ragazzi, il supporto e contributo di una ragazza con la sindrome di Asperger che ha vissuto in prima persona questa problematica.

Come fare ad essere sempre sicuri delle proprie scelte in ambito ecologico? A pensare ad un sistema in grado di aiutarci a modificare le proprie abitudini nocive per il pianeta sono stati dei ragazzi campani di Poggiomarino che hanno realizzato il prototipo “Ecoassistant” un sistema di intelligenza artificiale in grado di suggerire il comportamento migliore per proteggere l’ambiente e produrre energia rinnovabile nel modo più sano per il nostro Pianeta. La piattaforma multifunzionale basata sull’apprendimento automatico è composta da un analizzatore di ambiente ed una chabot e molte funzioni per l’interazione uomo-macchina.

Secondo il direttore di Fondazione Mondo Digitale Mirta Michilli “Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale contribuirà alla crescita dell’economia italiana con 135mila nuovi posti di lavoro ICT entro il prossimo anno”.

Il programma Ambizione Italia cosi come altri progetti in Italia possono contribuire alla formazione di una generazione d studenti in grado di cogliere le opportunità professionali offerte dalle nuove tecnologie come appunto l’intelligenza artificiale, i Big Data, L’IoT. Il punto fondamentale oltre gli aspetti tecnologici è anche quello di sviluppare nelle nuove generazioni una corretta capacità di analisi ed attenzione all’etica e agli impatti sulla società che le stesse tecnologie provocano.

È importante quindi essere in grado di governare e conoscere le nuove tecnologie sia dal punto di vista tecnico che etico-sociale.

La robotica e l’intelligenza artificiale saranno in grado di creare nei prossimi anni nuovi posti di lavoro che rischiamo in Italia di lasciare scoperti per mancanza di specifico Know how. Una recente ricerca condotta da Microsoft ha fatto emergere che il 65% delle future professioni ancora oggi non esistono e non si conoscono, per questo è importante investire sulla formazione continua.

A vedere i ragazzi di questi Istituti e le loro invenzioni la strada è sicuramente avviata ma il percorso è ancora lungo.