Home Archivio storico 1998-2013 Generico Adc scrive agli studenti che non fanno religione: “un’ora aperta a tutti”

Adc scrive agli studenti che non fanno religione: “un’ora aperta a tutti”

CONDIVIDI
Per la prima volta l’Associazione docenti cattolici si rivolge ad un gruppo di studenti che non si avvalgono dell’insegnamento della religione per farli ritornare sui loro passi e rivedere la loro scelta. L’iniziativa è di Alberto Giannino, presidente dell’Adc, che nei giorni scorsi ha fatto pervenire una lettera aperta a tutti i 100 mila studenti che nella diocesi di Milano non assistono all’insegnamento, facoltativo, della religione cattolica. Ma non si tratterebbe di un semplice invito ad accostarsi alla chiesa cattolica. “Invito tutti voi – c’è scritto nella missiva – a frequentare l’ora di religione: essa è aperta a tutti, credenti e non, non ha finalità catechistiche, e non vuole attuare alcuna forma di proselitismo. E’ un’ora tenuta da professionisti della cultura religiosa che si impegneranno di più a motivarvi allo studio delle verità religiose, coinvolgendovi, dialogando più attivamente per motivarvi di più”.
La lettera vuole essere invece una spinta a dimostrare l’infondatezza del luogo comune che identifica i giovani d’oggi privi di valori e progetti: “è stato scritto che la vostra sia la generazione degli svuotati, dei giovani privi di emozioni, che mettete al primo posto nella vostra scala di valori i soldi, il successo, la carriera. Che non vi importa né di Dio né della Chiesa. Sareste, insomma, degli agnostici, dei senza Dio, anche se non esplicitamente contro Dio. Che Dio ci sia o no, è problema che non vi ponete. I valori religiosi non vi interesserebbero. Vi interessano quelli materiali” Secondo il presidente dell’ Associazione docenti cattolici occorre però guardare anche alle tante azioni positive che contrassegnano la vita dei giovani. “Non mi sento di emettere dei giudizi, forse non andate più in Chiesa la domenica, e non vi accostate ai Sacramenti e quindi risentite del clima di scristianizzazione che c’è a Milano. Ma so che molti di voi si dedicano al volontariato, a opere di bene, ad aiutare il prossimo, e sono i primi ad accorrere quando c’è una calamità nazionale, un’alluvione o un terremoto”. Ecco perché bisogna dimostrare il contrario: “Tutto questo è già molto – conclude Giannino – ma occorre un supplemento di responsabilità da parte vostra per cercare Dio”.
La Lombardia è una delle Regioni italiane dove c’è maggior richiesta di esenzione dell’ora di insegnamento della Religione. Dagli ultimi dati ufficialiresi noti dalla Cei risulta che nell’anno scolastico in corso quasi il 92% degli studenti frequenterebbe le lezioni di religione: da un calcolo sommario sarebbero quindi circa 700.000 gli studenti che in Italia non svolgono lezioni sulla religione. “Una scelta così diffusa – ha fatto sapere la Conferenza episcopale italiana – non può che renderci soddisfatti, e di ciò siamo grati agli studenti, alle loro famiglie e agli insegnanti di religione. Nello stesso tempo auspichiamo che tale ampio consenso venga riconfermato nelle iscrizioni che in questi giorni studenti e genitori devono fare in vista del prossimo anno scolastico”. Ora però dall’auspicio si è passati all’invito ufficiale.