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Aggressione Firenze, si indaga per violenza privata. I genitori del liceo ringraziano la docente corsa in soccorso degli studenti

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Si continua a parlare del fatto che ha scosso l’intero Paese: l’aggressione avvenuta la mattina dello scorso 18 febbraio davanti al liceo Michelangiolo di Firenze che ha coinvolto studenti di “fazioni” ed ideologie opposte: Azione Studentesca e il Collettivo Sum.

Come riporta Ansa, un fascicolo in cui si ipotizza il reato di violenza privata aggravata nei confronti dei due studenti che sono stati colpiti con calci e pugni da sei giovani appartenenti ad Azione Studentesca è stato aperto dalla procura di Firenze.

Da quanto appreso nei confronti di quest’ultimi sei giovani, tra cui tre minorenni, ci sarebbe una segnalazione alla magistratura da parte della Digos che sta svolgendo le indagini. Il fascicolo è stato aperto sulla base del rapporto presentato dalla Digos. La prima relazione, inviata ai Pm, è basata anche su raccolta e esame dei video e delle testimonianze. Oggi è inoltre in programma una manifestazione degli studenti.

Nardella condanna Meloni

A commentare la vicenda è stato oggi, nuovamente, il sindaco del capoluogo toscano Dario Nardella, che ha condannato il silenzio del Governo e della premier Giorgia Meloni, così come riporta Il Fatto Quotidiano: “Vista la dimensione della vicenda mi sarei aspettato un intervento netto e tempestivo di Giorgia Meloni, avrebbe aiutato tutti a mantenere un clima di rispetto e ad abbassare i toni. Io credo che sia un errore minimizzare: è interesse prima di tutto del mondo politico di destra chiarire in modo inequivocabile un punto di fondo, la violenza nella politica non è mai ammessa“.

Il ringraziamento particolare alla docente intervenuta

Nel frattempo nel sito ufficiale della scuola ci sono due comunicati relativi alla faccenda, uno firmato dalla dirigente scolastica e uno dai genitori: “Il Dirigente e tutta la comunità scolastica esprimono profonda riprovazione e sdegno per l’aggressione subita da alcuni studenti del Liceo Michelangiolo la mattina del 18 Febbraio. Si manifestano, inoltre, vicinanza, solidarietà e partecipazione nei confronti dei liceali aggrediti e delle loro famiglie. Il patrimonio valoriale su cui si fonda l’ordinamento scolastico, improntato ai principi della nostra Costituzione, risulta ignobilmente vilipeso da tale esecrabile azione”, queste le parole della preside.

Da parte dei membri appartenenti al comitato dei genitori c’è anche un ringraziamento particolare alla docente che è intervenuta per cercare di separare i ragazzi impegnati nello scontro, così come chiesto a gran voce da alcuni utenti di Twitter: “La violenza, che deve essere stigmatizzata sempre, lo deve essere ancora di più in ambito scolastico luogo di formazione e di dialogo per eccellenza. Si esprime Solidarietà e vicinanza ai ragazzi aggrediti e alle loro famiglie auspicando  che i colpevoli e i loro mandanti siano presto individuati e rispondano del loro operato davanti alla legge. Il Comitato chiede, inoltre, un intervento tempestivo della dirigenza finalizzato a garantire sicurezza e tranquillità nella scuola. Un ringraziamento particolare alla docente che è intervenuta tempestivamente in soccorso delle vittime. Si condanna altresì il clima di odio che si sta registrando in Italia, un Paese sempre più diviso, dove la libera manifestazione del pensiero e delle opinioni politiche dovrebbe invece avvenire in maniera pacifica e democratica”.

Altre scuole prese di mira?

Nel frattempo anche un altro istituto fiorentino, come riporta Open, si è fatto avanti raccontando un’aggressione molto simile avvenuta pochi giorni prima. Un gruppo di incappucciati si è introdotto nell’istituto brandendo cinghie contro alcuni studenti che distribuivano volantini. La dirigente del Pascoli ha riportato anche di scritte fasciste comparse poche ore dopo sui muri esterni dell’istituto.