Divampa la polemica al Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Napoli. Gli studenti protestano contro la dirigente scolastica.
Nei giorni scorsi assemblee e sit-in di protesta da parte degli alunni dell’istituto. Le critiche vertono principalmente sulla situazione precaria del Convitto “con quattro aule interdette da inizio anno scolastico, nessuno spazio ricreativo disponibile per la platea scolastica, oltre a un servizio mensa scadente”.
La dirigente scolastica, però, minimizza l’accaduto e respinge le accuse, sostenendo di aver ascoltato tutte le richieste degli studenti e di aver raggiunto un compromesso dove possibile: “Gli studenti frequentano una scuola a cinque stelle, un’eccellenza nazionale, che con enormi sforzi abbiamo rimesso a lucido. C’è il disagio per 4 aule in ristrutturazione, ma i ragazzi sono sistemati qui nell’edificio in situazioni di emergenza come laboratori e aula magna. Ma sempre meglio che spostare classi e personale ausiliare in altre scuole seppure limitrofe, in aule decisamente poco consone alla didattica”.
Il clima resta teso e anche i lavoratori del Convitto, in particolare quelli del servizio mensa, respingono le accuse sulla qualità scadente del servizio.
In nota le sigle sindacali affermano che “il servizio erogato dal Convitto Nazionale a convittori e semiconvittori è di eccellenza compreso il servizio mensa, è di qualità e risponde ai requisiti di legge per quanto riguarda igiene e salubrità”, si legge.
“I servizi erogati possano essere ulteriormente migliorati con il concorso di tutte le componenti scolastiche: docenti, educatori, ATA; nonché famiglie e studenti”, conclude il comunicato.
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