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Alla Saint Louis Colonna a Milano non si può parlare di Lgbt agli under 11

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Una lettere, inviata ai docenti della scuola privata bilingue Saint Louis School di Milano, vieta di parlare di tematiche legate alle problematiche Lgbt, destando vibrate polemiche.

Nella lettera, scrive Milanotoday.it,  si legge che le tematiche a sfondo Lgbt devono essere affrontate dagli insegnanti soltanto con gli studenti sopra gli 11 anni, e dunque nelle scuole primarie non se ne può parlare; allo stesso tempo, non si possono inserire libri e altro materiale didattico attinente al tema nelle biblioteche e librerie delle scuole primarie. Per quanto riguarda l’identità di genere, l’età “consentita” si innalza a 14 anni; stesso discorso per libri e materiali didattici.

Nella comunicazione del gruppo Inspired Education (che gestisce scuole in tutti i continenti) si legge che le scuole devono rendersi consapevoli della “particolare cultura e tradizione” del territorio in cui operano. E quindi, secondo i vertici del gruppo, adattare l’insegnamento a queste tradizioni. 

Come dunque si vede le scuole private devono, anche perché altrimenti sarebbero altro, intraprendere per forza una loro  via ideologica per garantire alla famiglie la cosiddetta “libertà di scelta educativa”. Si parla allora in tali scuole di argomenti concordati e la libertà di insegnamento è parola vana.

Sembra tuttavia  che questo gruppo, che gestisce altre scuole private, sarebbe stato contestato dai prof per tale scelta la quale sarebbe stata pure portata sul tavolo del sindacato, già in stato di agitazione per il rinnovo del contratto di lavoro del personale.