Home Personale Alternanza scuola-lavoro: il tutor esterno non può essere retribuito

Alternanza scuola-lavoro: il tutor esterno non può essere retribuito

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Con circolare 18833 del 17 novembre l’U.s.r. per la Calabria ha fornito alcuni chiarimenti importanti circa i percorsi di alternanza scuola-lavoro.

Innanzitutto, per quanto riguarda i compensi, l’Ufficio ribadisce che:

  • l’azienda con cui si sono stipulate convenzioni per l’accoglimento degli alunni in stage presta la sua collaborazione a titolo completamente gratuito;
  • il tutor interno viene retribuito secondo quanto stabilito nella contrattazione d’istituto;
  • non è possibile, invece, prevedere compensi per i tutor aziendali nell’esercizio della loro funzione tutoriale;
  • l’esperto formatore viene retribuito in base alla contrattazione d’istituto.

Nella medesima comunicazione, l’U.s.r. calabrese ricorda il rispetto delle percentuali fissate per:

  • Certificazione da parte della scuola e delle aziende: max 15% del preventivo
  • Costi spese viaggio, vitto e alloggio tutor interni: max 10% del preventivo
  • Costi esperti esterni: max 15% del preventivo
  • Acquisto materiali didattici ecc.: max 5% del preventivo.

La quota rimanente, oscillante in base alle scelte operate nelle precedenti voci (da un minimo del 45% ad un massimo del 75%) va utilizzata per spese relative a viaggio, vitto, alloggio, assicurazione, ecc. degli alunni.