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Alunni con cittadinanza non italiana

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Il nuovo rapporto nazionale “Alunni con cittadinanza non italiana”, realizzato dalla Direzione Generale per lo Studente insieme alla Fondazione Ismu (iniziative e studi sulla multietnicità), restituisce una fotografia dettagliata della popolazione scolastica con cittadinanza non italiana nell’anno scolastico 2011/2012.
Oltre a fornire i dati generali quantitativi, il lavoro presenta anche nuove analisi ed elaborazioni statistiche di livello avanzato.

In primo luogo, viene approfondito il tema delle scuole con una percentuale di alunni con cittadinanza non italiana pari o superiore al 50% del totale degli allievi. Complessivamente si tratta di poco più di quattrocento scuole, a rappresentanza del segmento certamente più critico e di maggiore complessità, in particolare se collocate in contesti di disagio sociale.
Su questo tipo di scuole verrà avviata nei prossimi mesi una ricerca-azione nazionale, realizzata in collaborazione con il Ministero dell’Interno, con lo scopo di realizzare interventi formativi per gli operatori impegnati nelle realtà più difficili e azioni di sistema con le famiglie, le associazioni e gli enti locali.
Ma il rapporto non si limita a questo. Un secondo approfondimento è dedicato agli studenti con cittadinanza non italiana nati in Italia: si tratta, in media, del 44% degli studenti non italiani, con un picco nelle scuole dell’infanzia, dove superano l’80%. Dati questi sui quali si può ragionare nell’ottica della riforma della normativa sull’acquisizione della cittadinanza.
Una novità rispetto ai rapporti degli anni passati è il terzo focus, dedicato agli alunni rom, sinti e caminanti (quasi la metà dei quali è di cittadinanza italiana). In particolare, viene presentato un quadro comparativo sulle presenze degli ultimi cinque anni, oltre ad approfondimenti sulle differenti ripartizioni di genere, sulle presenze territoriali e nei diversi ordini scolastici.