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Approvato dal Senato l’elevamento dell’obbligo a 15 anni

L’approvazione della legge sull’obbligo che, in attesa del riordino generale del sistema dell’istruzione, già dal 1999/2000 passerà da otto a nove anni, comporta che tutti gli alunni una volta conseguita la licenza media si iscrivano alla prima classe di un istituto delle secondarie superiori delle quali verrà modificato il biennio iniziale. Di fronte a questa disposizione, che finalmente ci fa compiere un passo di avvicinamento verso gli altri Paesi europei, sono in molti a chiedersi quanti studenti in più entreranno realmente in classe e, di conseguenza, quanti docenti in più ci potranno essere.
Secondo una proiezione del Ministero della Pubblica Istruzione l’attivazione delle norme relative all’innalzamento dell’obbligo porterà a livello nazionale ad un incremento del numero degli alunni stimato in 32.475 unità e ad un aumento di 2.507 docenti, che insegneranno nelle 1.355 classi in più che si prevede dovranno essere formate. Le Regioni in cui il numero degli insegnanti è destinato ad aumentare in modo più sensibile sono la Campania (797), la Puglia (427), la Lombardia (317), la Sicilia (291) e il Veneto (286). Quelle in cui l’estensione dell’istruzione non porterà a grandi differenze nelle cifre sono invece l’Umbria, la Basilicata, la Liguria, le Marche, la Sardegna, il Friuli Venezia Giulia ed il Molise.
L’incremento è determinato dal fatto che obiettivo primario della nuova legge è quello di riconquistare alla scuola 89mila alunni (pari a circa il 15% di quelli che si sono iscritti al primo anno delle superiori) che soprattutto per il disagio incontrato nel passaggio tra scuola di primo e di secondo grado, sono usciti dal sistema dell’istruzione. Il fenomeno degli abbandoni è infatti molto grave tra il primo e il secondo anno delle secondarie ed è particolarmente avvertito negli istituti d’arte, professionali e tecnici dove i tassi delle bocciature, secondo i dati ministeriali, hanno toccato nel 1996/97 rispettivamente il 22,4%, il 22,3% e il 20,5%, percentuale quest’ultima registrata anche nei licei artistici.

Giancarla Silva

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